DANIELE ZANDOLI
Cronaca

Filippo Fusco: Nuovo Direttore Tecnico del Cesena Punta su Equilibrio e Sinergie

Filippo Fusco, nuovo direttore tecnico del Cesena, si concentra su equilibrio finanziario e sinergie con l'allenatore Mignani.

Filippo Fusco durante la presentazione di ieri, con la schermata a lui dedicata

Filippo Fusco durante la presentazione di ieri, con la schermata a lui dedicata

Di Taranto lo avvisa subito: "Caro Filippo, capirai quello che Cesena ti da’ da subito". Il nuovo direttore dell’area tecnica del Cesena, Filippo Fusco, risponde col sorriso e sciorinando il suo curriculum chilometrico condito da una loquela da avvocato di grido. "Ho una grande responsabilità perché il Cesena durante la scorsa stagione ha raggiunto ottimi risultati. Sono abituato a impostare una gestione finanziaria stabile per generare plusvalore".

Poi si passa agli aspetti tecnici e al contatto con Michele Mignani. "Ho parlato con lui dopo la firma che mi lega al Cesena. La continuità tecnica è importante e la prossima settimana sarò con lui per alcuni giorni per capire come muoverci. Le linee direttive saranno quelle tracciate dal direttore, il mio compito è realizzare sinergie, supportando l’allenatore, ma senza assecondarlo. Considero Mignani un eccellente allenatore e abbiamo già in mente alcune idee condivise. Il Cesena è una squadra che parte equilibrata anche nelle difficoltà".

Insomma, priorità all’equilibrio finanziario senza particolari voli pindarici e ingaggi faraonici, probabilmente alla base del cambio. "Il Cesena non ha bisogno di vendere e tantomeno di svendere – continua Fusco – non vuol dire che se capita l’occasione propizia non venderemo i nostri ragazzi che si sono messi in mostra durante la scorsa stagione, anche per soddisfare le loro ambizioni. Serve tanto equilibrio, al mio ruolo è richiesto un occhio al bilancio, creando le condizioni ideali e giuste per far lavorare al meglio tutti i protagonisti, dai magazzinieri ai calciatori. E c’è un’unica maniera per portare serenità ed entusiasmo: vincere. La serie A? Questa piazza è legittimata a pensarci. Non subito, ma con un progetto valido, è in quella direzione che serve andare".

Poi si passa al setaccio un curriculum di tutto rispetto. "Non sono mai stato esonerato, mi sono sempre dimesso lasciando lì lo stipendio. Con il Bologna quando arrivò Corvino. Eravamo secondi, mi dimisi, il Bologna è stato promosso. Con zero acquisti e generando 40 milioni di plusvalenze. Con il Verona mi dimisi in tempi non sospetti, dopo aver conquistato la promozione in A. Con la Spal c’erano pesi importanti dopo la retrocessione, non facemmo acquisti. Quest’anno punto a valorizzare il lavoro di Artico. Per me Cesena è un grande privilegio e tale dovrà essere per tutti i giocatori che indossano la maglia. Qui non si viene per prendere soldi, ma per sputare sangue in ogni partita". Il vivaio? "Con Colacone ho parlato ieri, non so ancora cosa faremo, il settore giovanile è fondamentale e a Cesena si fa molto bene, ma dovremo stare attenti perché fra lanciare o bruciare un giovane è un attimo".

Colacone avrebbe anche richieste dal Venezia.