"Fondi insufficienti per l’emergenza"

Al di là del plauso per il percorso avviato tra la premier e il Governo con le province e i comuni colpiti dal’alluvione, il sindaco Enzo Lattuca non nasconde perplessità su alcuni aspetti che reputa indispensabili per poter agire con tempestività come la situazione complessa del post-alluvione richiede.

Martedì ci sarà il secondo incontro del tavolo permanente con il Governo, neanche una settimana dopo il primo. Si procede, sindaco Lattuca?

"Va bene il secondo incontro ma se emergeranno risposte agli interrogativi che poniamo, fermo restando che aver avviato il tavolo è un fatto positivo. Una questione dirimente è che finora non abbiamo ricevuto la disponibilità da parte del Governo a dare risposte sulla gestione commissariale che è fondamentale allestire da subito per agire con il dovuto coordinamento e l’efficacia dei provvedimenti per la ricostruzione".

Il commissario deve essere il governatore Stefano Bonaccini, anche se nel documento presentato non c’ è il nome?

"Noi auspichiamo il modello Emilia 2012 perché ha funzionato, ai tempi del terremoto, e ad esso ci si deve riferire. Anche i sindaci del centrodestra lo dicono. Non capiamo perché la questione viene messa in secondo piano, bisogna fare presto per assicurare interventi tempestivi alle famiglie e alle imprese colpite".

Il governo intanto ha destinato due miliardi.

"Ma sono risorse da reperire. E non si tratta di due miliardi, ma di 1,6, ma dalla scheda allegata al decreto emerge che la maggior parte di questi stanziamenti riguarda somme in rifacimento delle infrastrutture. Basti pensare che 900 milioni sono destinati ad ammortizzatore sociali che, ben vengano, ma si fatica a pensare come potranno essere tutti impiegati. È è possibile che siano destinati ad altre voci. I fondi per gli interventi più concreti e urgenti rischiano di non essere molti".

Che cosa si aspetta dal nuovo incontro di martedì? "Un passo avanti del Governo con fatti concreti".

Andrea Alessandrini