"Foro Annonario, il Conad verrà ampliato con una deroga"

II centro storico, fulcro e vetrina di ogni piccola o grande città. Purtroppo la percezione è che a Cesena non sia così. Stiamo parlando dell’ennesimo cambiamento in atto all’interno del Foro Annonario. Dopo la riqualificazione avvenuta nel 2014 ed una serie di vicissitudini che hanno interessato quello che dovrebbe essere uno degli spazi più rappresentativi della città, partiamo col domandare ad amministrazione e ’Forogest’ quale identità si voglia dare al non-luogo in questione. A tal proposito siamo disorientati nell’aver appreso che il recente prezzo di vendita del piano superiore riacquisito dal comune per circa 1,5 milioni di euro, sia stato stabilito da un semplice rapporto di superficie ed un coefficiente di obsolescenza della struttura (modalità insolita per determinare il reale valore di mercato di un qualsiasi bene). Così facendo si ha l’impressione che si stiano collettivizzando le perdite (dettate anche dall’ampliamento di superficie del livello rialzato) e privatizzando gli utili attraverso la gestione del piano terra. Nel procedimento in atto che implica la modifica della concessione e del piano economico finanziario sottoscritto tra le parti, si andrà quindi a definire a livello teorico la sostenibilità del progetto.

In questo scenario ’Conad’ passerà da 250 metri quadri a 400, uscendo così dai criteri che interessano il piccolo negozio di vicinato ed entrando a pieno merito in quelli di media attività. Per quel che ne sappiamo, il regolamento prevede che all’interno del centro storico non possano risiedervi superfici commerciali superiori ai 250 metri quadri inerenti al settore alimentare. Dobbiamo quindi intendere l’ampliamento del supermercato come una deroga oppure il Foro, non si sa come, sfugge al regolamento? Se così non fosse, la disciplina che ci viene imposta creerebbe i presupposti di una considerevole incoerenza e concorrenza che ricadrebbe su tutto il tessuto commerciale del centro. Ad aggravare le nostre preoccupazioni fisiologiche per l’espansione del supermercato in oggetto, vi è anche la presunta erosione degli acquisti, fino a questo momento diluiti nelle varie botteghe del centro, determinata dall’imponente flusso di cittadini che si riversebbe presso gli uffici comunali dislocati sempre all’interno del Foro. Quale impatto potrà avere la collocazione di uffici comunali in un contesto come quello del ’mercato coperto’, nato con caratteristiche per attività di tutt’altro genere e natura, sull’operato ed il benessere dei dipendenti che vi dovranno lavorare?

Francesco Gasperini

vicepresidente Centro Anch’io