"Forse la guerra non è davvero ciò che vogliono: Né i russi, né gli ucraini e penso neppure Putin"

Davyd e Leo raccontano le preoccupazioni legate all’invasione come i bombardamenti sulle case

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Davyd è un nostro compagno di classe, molto preoccupato per le persone che vivono adesso in Ucraina. L’ultima volta che Ivan, il suo amico ucraino, e Davyd si sono visti è stato quando Davyd gli ha chiesto se voleva venire in aereo qua per scappare dalla guerra, ma loro sono andati in un’ altra città, e non potevano venire in aereo perché temevano che sarebbe stato bombardato. Ivan ha perso il segnale e Davyd non gli può scrivere, spera solo che stia bene. Ci sarebbero i treni che ti fanno uscire dalla città, ma solo per donne con figli con meno di 18 anni. Invece i maschi maggiori di 18 anni e gli animali stanno in Ucraina. Davyid dice che la guerra è iniziata perché l’Ucraina stava entrando in Europa e la Russia non era felice di perdere le ricchezze e i minerali. Adesso in Italia “ci sono più ucraini che italiani”, e alcune persone sono in Polonia per restare al sicuro e anche perchè l’ucraino è simile al polacco. In Ucraina, i bambini non hanno cibo e devono essere protetti, mentre noi stiamo qua a rilassarci. Sua mamma, Lulia, ha un progetto per mandare contributi dicibo, vestiti, e molto altro, per la protezione e salute delle persone in Ucraina. Davyd ha visto delle foto della loro vecchia casa, e non è ancora stata bombardata. Nessuno vuole più la guerra, continua Davyd: non i russi, non gli ucraini e forse neanche Putin stesso. Putin non se lo sarebbe mai immaginato che quasi tutto il mondo fosse con l’Ucraina. Ha fatto di tutto per nascondere queste verità, ma il mondo lo sa, sa la verità: che la guerra c’è adesso, ora, in Ucraina.

Davyd

e MuffinCat404 (Leo)