"Forza Italia ritorna in campo"

Il commissario provinciale Bettini: "Di nuovo presenti in città. Comunali, al lavoro per l’alleanza"

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Il cesenate Giuseppe Bettini, 56 anni, è il commissario provinciale di Forza Italia che sta riorganizzando la presenza dei berlusconiani anche a Cesena.

Dove vi si può trovare, in città, commissario Bettini?

"I sondaggi ci danno al dieci, siamo una forza tranquilla, liberale e moderata che ha presa sull’elettorato. Abbiamo assessori a Gatteo e in altri comuni del Rubicone, tanti amministratori vicini e affini a noi come il sindaco di Sarsina Cangini, bravissimo. La lista giovane in lizza a Longiano da noi sostenuta ha perso per pochi voti, a Castrocaro e Terra del Sole con Billi, che abbiamo votato, c’è stato il ribaltone. A Forlì Zattini lei lo vede lontano da noi?".

L’esodo verso Fratelli d’Italia però vi ha svuotati.

"Forza Italia e l’allora An si fusero nel Pdl e mi taccio sull’operazione. La parte che era di An è migrata in Fratelli d’Italia: la politica è più facile da capire di quello che si crede".

Che lavoro state facendo per ricostruire una presenza per vari anni latitante?

"Vogliamo riaffermare la centralità del partito fondatore del centrodestra costruttore di futuro attorno al nostro leader che sarà protagonista in campagna elettorale".

Si è iniziato a costruire l’alternativa di centrodestra a Cesena per le comunali del 2024?

"Sì, ci stiamo confrontando in provincia con Fratelli d’Italia e Lega, qui in città anche con Cambiamo di Andrea Rossi, che ha conseguito un risultato storico andando al ballottaggio, con le forze cattoliche di centrodestra. Castagnoli consigliere provinciale lo abbiamo sostenuto tutti insieme. Dialoghiamo anche con i renziani di Italia Viva e vogliamo convincere l’elettorato repubblicano che è ora di svoltare Ci alleeremo trovando il candidato giusto. Ho nomi in testa".

Ce ne dice uno?

"Non lo brucio".

Come ha governato in questi tre anni il sindaco Lattuca?

"Gli va dato atto che c’è stata la pandemia, ma ha amministrato con le idee di Edoardo Preger vecchie di trent’anni i nuovo non si è visto niente".

Lo fa il colpo di portare Berlusconi in Romagna?

"Temo sia da escludere. Sono venuti però nel territorio Stefania Craxi e altri big. Porteremo altri nomi importanti".

Come riapparirete a Cesena?

"A settembre ripartiremo con una iniziativa. La sede è nel mio studio. Mi ha fatto piacere che Italo Macori, nostro candidato sindaco nel 2009, mi ha chiamato per rinnovare la tessera".

Lei fu il primo consigliere comunale cittadino di Forza Italia insieme a Massimo Pistocchi, poi si è defilato.

"Dopo la vittoria alle politiche del ’94, a le amministrative del ’95entrammo Massimo Pistocchi ed io. Sono stato dieci anni in consiglio, poi ho fatto il vicepresidente del Comitato regionale per le comunicazioni. Ci sono sempre stato, dietro le quinte o con ruoli operativi".

Sempre fedele a Forza Italia, come suo padre Giorgio al Partito Socialista.

"Resta per me il primo esempio di come si fa politica. Fu assessore e presidente della Provincia di Forlì-Cesena. Ci lasciò nel 1992, quanto mi è mancato".

Andrea Alessandrini