
Secondo i sindacati di polizia al Caps mancano circa trenta agenti
Forze dell’ordine in affanno. Mancherebbero all’appello 50 poliziotti (20 al Commissariato di Cesena e 30 al Caps), 20 in Questura a Forlì, 20 agenti tra le fila della polizia locale di Cesena e ben 59 vigili del fuoco in provincia di Forlì-Cesena. Per un totale (calcolatrice alla mano) di 149 risorse in meno. Numeri che potrebbero anche salire. Una situazione non affatto rosea. E si prospettano tempi di sacrifici per le forze dell’ordine, a meno che non si decida (e alla svelta) di optare per un incremento del personale. La polizia è ridotta all’osso. Il sindacato italiano unitario lavoratori polizia (Siulp) lancia l’allarme. "Da anni – afferma Roberto Galeotti, segretario del Siulp di Forlì-Cesena – segnaliamo il problema dell’organico del Commissariato di Cesena, che si riflette sulla sicurezza dei nostri colleghi e degli abitanti". In organico, al Commissariato di Cesena, ci sono 84 poliziotti. Pochi, a dire del sindacato, per un territorio vasto come il nostro. "Al Commissariato di Cesena – dice Galeotti del Siulp – mancherebbero, come minimo, una ventina di poliziotti per far funzionare al meglio le cose". La stessa problematica di carenza di personale, sostiene il Siulp, la vivrebbero il Caps di Cesena e la Questura di Forlì. "Al Caps ci sono un centinaio di poliziotti – continua Galeotti – e ne servirebbero una trentina in più. Noi sollecitiamo continuamente il Ministero dell’Interno, ma le risorse richieste non arrivano. In Questura a Forlì il personale ammonta a 189 persone (220 se comprendiamo anche i civili) e in un territorio così vasto servirebbero almeno 20 persone in più". Cala dunque il silenzio sul tema sicurezza, che non viene affrontato adeguatamente, vuoi per le poche risorse, vuoi per una burocrazia lenta e sfinente, come è, talvolta, quella italiana.
Anche la Polizia Locale di Cesena (da quando nel gennaio 2024 il comune di Cesena è stato riconosciuto co-capoluogo della provincia) è sotto organico. Sono 83 gli agenti della Polizia Locale in servizio a Cesena, e si stima un deficit reale di 20 unità. La ‘beffa’ del ‘nomignolo’ di co-capoluogo, infatti, prevede (in base alla normativa regionale) che il numero di agenti sia incrementato rispetto a quello reale. Ossia, per un co-capoluogo servono risorse in più. E qui, la normativa regionale si scontra con quella statale. Perché a livello nazionale la legge del ‘patto di stabilità’ fissa un tetto massimo per i dipendenti pubblici, oltre al quale non si può andare. E il numero di dipendenti statali è già saturo. Per cui anche la polizia locale di Cesena è costretta a ‘stringere i denti’. E che dire del corpo dei Vigili del Fuoco di Forlì-Cesena? La Fp Cgil Vigili del Fuoco di Forlì-Cesena denuncia un quadro allarmante. Il personale attualmente in servizio è di 233 unità, a fronte delle 292 previste. Mancano all’appello, secondo Cgil, 59 vigili, con un impatto diretto sulla capacità operativa del comando.
Leggere oscillazioni si registrano invece all’Arma dei Carabinieri (un corpo solido con risorse sufficienti) dove, a fronte dei tanti pensionamenti in arrivo, le nuove giovani leve andranno a sostituire il personale uscente. E recentemente si è levato un coro di voci contro la paventata chiusura della centrale operativa del Commissariato, con le chiamate di emergenza che sarebbero trasferite a Forlì. "La chiusura della sala operativa di Cesena – ha detto il segretario generale del Siap di Forlì-Cesena Michele Fratellanza – è una scelta assurda che mette a rischio la sicurezza del territorio. Un taglio ingiustificato, imposto dall’alto, senza ascoltare chi ogni giorno vive il territorio e combatte per la sicurezza dei cittadini".