Francesca Amadori: "Su di me falsità". Avvocati pronti alla guerra legale

Cesena, lo scontro interno al colosso dell’avicoltura. Dure reazioni alle accuse dell’amministratore delegato Berti

Francesca Amadori, nipote del fondatore Francesco e figlia del presidente Flavio

Francesca Amadori, nipote del fondatore Francesco e figlia del presidente Flavio

Cesena, 19 gennaio 2022 - La saga aziendal-familiare degli Amadori continua senza esclusione di colpi dopo il licenziamento di Francesca, nipote del fondatore Francesco e figlia del presidente Flavio. L’ex responsabile della comunicazione del gruppo avicolo cesenate nonché ex presidente di Romagna Iniziative, attacca a testa bassa l’amministratore delegato Francesco Berti che, in un’intervista al Corriere della Sera, ha liquidato il clamoroso allontanamento come un semplice affare interno aziendale.

Berti ha detto in sostanza che la figlia del presidente è stata licenziata come una qualsiasi dipendente perché era assente dal lavoro dall’inizio di dicembre. Le parole dell’ad Berti verso Francesca risultano particolarmente sprezzanti quando la dipenge come una semplice dipendente, "non una manager". Dietro l’attacco si intuisce chiaramente l’intenzione di avvalorare l’immagine della Amadori come azienda ‘normale’ e non come appare a tutti un gruppo fortemente connotato da dinamiche familiari.

La reazione di fuoco di Francesca Amadori è affidata alle parole del suo legale, l’avvocato Domenico Tambasco, che esprime una forte condanna contro "la campagna di delegittimazione" in atto contro l’ex responsabile della comunicazione, "fondata su informazioni strumentalmente distorte e gravemente lesive della sua onorabilità personale".

Il legale ribadisce quindi l’intenzione di Francesca Amadori "di far valere le proprie legittime ragioni nelle competenti sedi".

"Prendiamo inoltre atto – prosegue il legale – che l’amministratore delegato Francesco Berti conferma di ignorare completamente l’estrema gravità delle questioni aziendali più volte verbalmente sollevate, anche di recente, dalla dottoressa Amadori".

I termini misurati ma egualmente pesanti sono il preannuncio di una dura battaglia legale. Sullo sfondo, malgrado la smentita dell’amministratore delegato Berti, restano certamente i burrascosi rapporti familiari. In particolare tra padre e figlia. D’altra parte le diatribe familiari attraversano tutta la storia del Gruppo Amadori, ad onta dell’immagine bonaria veicolata dal fondatore Francesco con i fratelli fin dal 1969.

Negli anni ottanta venne liquidato infatti il fratello Adelmo. Con Francesco e Arnaldo l’azienda continua a svilupparsi, ma tra i due i rapporti peggiorano progressivamente. Ed allora è la volta di Arnaldo di lasciare l’azienda di famiglia, anche se all’interno restano i figli.

Nel 2014 l’altro grosso scossone con l’uscita di Germano Lucchi, uno più che di famiglia per Francesco. Ora le fratture riguardano la seconda e terza generazione.  

re.ce.