Furgone travolge un gruppo di turisti in bici e poi scappa

Brutta avventura a Verucchio per cinque tedeschi in vacanza a Cesenatico: nessuno di loro è in gravi condizioni

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Alcuni di loro erano appena arrivati in Romagna, per godersi la vacanza in bicicletta. A dargli il ’benvenuto’ ci ha pensato l’autista di un furgone, che ha tagliato loro la strada facendoli cadere a terra, e poi ha proseguito la sua corsa come se nulla fosse.

E’ caccia al pirata che, martedì pomeriggio, ha travolto i cinque turisti tedeschi che stavano pedalando sulle nostre strade. L’incidente è avvenuto a Ponte Verucchio, poche centinaia di metri prima dell’incrocio con la Marecchiese. "Per fortuna, a parte le varie abrasioni e contusioni riportate, non si sono fatti nulla di grave. Ma intanto la vacanza è rovinata, e sono ancora piuttosto scossi per quanto è avvenuto. Potevano farsi davvero molto male", racconta il ciclista che sta facendo loro da guida in questi giorni. Senza contare "i danni alle loro biciclette". La dinamica dell’impatto è quella che capita molto spesso ai ciclisti coinvolti in incidenti.

"I cinque turisti erano in fila indiana, pedalavano sul ciglio della strada. Il furgone, un Mercedes Sprinter, stava percorrendo la strada nella loro stessa direzione. A un certo punto il conducente si è messo in testa di sorpassarli". E così ha fatto. La strada in quel punto non è molto larga, "e nel frattempo in direzione opposta arrivava un’altra auto. Per evitare l’impatto , il furgone ha tagliato la strada ai ciclisti travolgendo quello che si trovava in testa al gruppo, facendolo cadere a terra. Tutti gli altri, per evitarlo, sono anche loro caduti". "E’ impossibile che l’autista del furgone non se ne sia accorto. Ma ha tirato dritto come se nulla fosse senza prestare i soccorsi". I tedeschi non hanno riportato gravi ferite, ma sono stati costretti a chiamare l’hotel di Cesenatico - dove alloggiano in questi giorni - per farsi venire a prendere. Stanno valutando se presentare o meno una denuncia contro ignoti. "Purtroppo – conclude la guida che li ha assistiti anche nella disavventura – nessuno di loro è riuscito a prendere il numero di targa del mezzo".