L’APERTURA La madre del titolare del bar ‘Spazio Mir Mar’ indica il buco fatto dai ladri per introdursi nella tabaccheria
San Mauro Pascoli (Forlì e Cesena), 17 aprile 2019 - Doppio furto a San Mauro Pascoli nella notte fra mercoledì e giovedì fra le vie Roma e Andrea Costa. Colpiti il bar ‘Spazio Mir Mar’ inaugurato un mese fa e sorto sulle ceneri del più vecchio calzaturificio di San Mauro Pascoli e la tabaccheria Agostini di cui è titolare Michaela Agostini. I ladri sono prima entrati nel bar di Marco Bianchi, passando attraverso un vecchio portone del capannone della ex Mir Mar, evitando i sensori dell’impianto di allarme, e hanno rubato il fondo cassa nel cassettino del registratore per circa 300 euro in monete. Poi hanno smontato e portato via l’apparecchio che registra tutte le immagini interne delle telecamere di videosorveglianza.
Dopo aver percorso circa 200 metri all’interno del vecchio capannone, sono arrivati in un ufficio che confina con la tabaccheria. Lì hanno fatto un grosso buco nel muro introducendosi nella tabaccheria Agostini, portando con loro il registratore delle immagini della videosorveglianza. Rubate tutte le sigarette esposte per centinaia di pacchetti e il cassettino del registratore di cassa con il fondo cassa. I ladri hanno portato viatutto quello che hanno trovato esposto nel negozio: sigarette, gratta e vinci e l’incasso. I titolari del bar si sono accorti del furto alle 5.50 ieri mattina quando sono arrivati e quelli della tabaccheria quando hanno aperto un’ora dopo.
Sul posto sono arrivati i carabinieri di San Mauro Pascoli e Cesenatico ai quali Marco Bianchi e Michaela Agostini hanno presentato denuncia per furto contro ignoti. Dice Marco Bianchi: «Evidentemente i ladri conoscevano benissimo la dislocazione dei due locali per mettere a segno il furto, anche perchè sono lontani fra di loro e raggiungibili all’interno attraverso un capannone vuoto e dismesso e fa riflettere anche il fatto di avere sfondato il muro nel punto giusto per entrare nella tabaccheria. Ancora fa pensare il fatto di avere eluso i sistemi di allarme, segno evidente che sapevano dov’erano». I danni tutti da quantificare ammontano in totale a diverse decine di migliaia di euro.