Cesena, furto al Carducci. Rubati anche i soldi dei bimbi dell'asilo

I ladri si impadroniscono di 70 tra computer e tablet

scuola carducci

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Cesena, 11 dicembre 2018 - Otto e dieci di mattina, suona la campanella ma i bimbi non entrano. Gli insegnanti e il personale scolastico sono nel corridoio della scuola elementare Carducci, a bloccare l’accesso verso le aule. Non si può entrare, perché oltre c’è la polizia, che controlla palmo a palmo banchi e sedie, alla ricerca di tracce che possano dare un volto ai ladri che durante la notte tra lunedì e martedì hanno saccheggiato la scuola primaria e anche quella dell’infanzia, ubicata sul lato opposto del cortile.

Sono scomparsi 70 dispositivi elettronici tra pc e tablet, razziati dalle singole sezioni e soprattutto dalla grande e tecnologica aula informatica della scuola, uno dei fiori all’occhiello dell’istituto. Sono stati scassinati una porta blindata e un armadietto. Evidentemente i ladri sapevano dove andare. Il Carducci era finito nel mirino di ignoti visitatori anche altre tre volte negli ultimi tempi, che però avevano colpito in maniera molto meno pesante. Questa volta il danno ammonterebbe a oltre 10.000 euro, ma il tema cruciale non è solo la quantificazione del maltolto, quanto piuttosto le vittime che saranno costrette a pagarne le conseguenze: centinaia di bambini che da ieri sono stati privati della possibilità di imparare a maneggiare le nuove tecnologie nel modo migliore possibile, sotto la supervisione degli inseganti. Gli intrusi avrebbero utilizzato una porta finestra come via d’accesso, utilizzando anche un flessibile per forzare la cassaforte, che però non conteneva nulla di rilevante.

È stato invece sottratto il fondo cassa del mercatino organizzato in occasione del Natale dai bimbi della scuola dell’infanzia, che col ricavato contavano di arricchire le loro sezioni con altro materiale didattico. Lo avrebbe dovuto portare Santa Claus in persona. Ed è proprio qui, davanti ai musi lunghi e agli occhi lucidi dei pargoli, che si è messa in moto la macchina di chi ha intenzione di rimettere a posto le cose in fretta. La prima opzione potrebbe essere quella di chiedere aiuto alle istituzioni, magari sperando che qualche ufficio scolastico possa essere in grado di trovare almeno alcuni computer inutilizzati da donare alla scuola. Subito dopo vengono i genitori, che da queste parti hanno già dimostrato di essere un valore aggiunto, formando un comitato e lavorando alacremente per rilanciare l’appeal della scuola. Mancano meno di due settimane, magari è poco. O magari no. Non ci sono solo i ladri che viaggiano di notte, senza essere visti. Babbo Natale non teme concorrenza.