Montiano, trovato morto il ristoratore Gabriele Deyla

Stroncato da un infarto o da un malore sulle scale di casa. Ha gestito noti locali a Cesena e in riviera

Gabriele Deyla aveva 55 anni

Gabriele Deyla aveva 55 anni

Montiano (Cesena), 23 marzo 2018 – Ha destato grande scalpore a Montiano, nel Cesenate, ma soprattutto nel mondo della notte e in tutti coloro che frequentano i locali della Riviera Adriatica, la morte di Gabriele Deyla, 55 anni, trovato senza vita nella sua casa all’ultimo piano di uno storico palazzo in piazza Garibaldi a Montiano. Subito è arrivata una ambulanza del 118 ma il medico non ha potuto fare altro che constatare la morte di Gabriele Deyla. Potrebbe trattarsi di un infarto o anche di un malore e della conseguente caduta sugli scalini interni di casa. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri di Gambettola che sono rimasti in casa fino alle 16, quando è arrivata l’autorizzazione alla rimozione del corpo per portarlo nella camera mortuaria dell’ospedale Bufalini di Cesena. Gabriele Deyla lascia la moglie Silla e due figli: Camilla e Federico.

La moglie è molto conosciuta in tutto il cesenate in quanto ha in gestione il ristorante osteria La Fonderia a Casale di Cesena, locale che insieme alla Cittadella di Montiano e alla Pannocchia di Calisese sono di proprietà della famiglia Piraccini, i genitori di Silla, Verdiana e Gastone che è morto due mesi fa. Gabriele e Silla avevano gestito dal 1986 al 2004 lo storico ristorante di Montiano La Cittadella, meta di tanti personaggi dello sport, dello spettacolo e dell’industria. Gabriele, Silla e la famiglia abitavano sopra lo storico ristorante nella casa all’ultimo piano, dove lui è stato ritrovato senza vita.

Gabriele è stato un apprezzato ristoratore conosciuto in tutta la Romagna e in primis nella provincia di Rimini dove ha lavorato in cucina in ristoranti molto rinomati come l’Hakuna Matata sulla spiaggia del Marano, il Byblos e negli ultimi tempi era stato anche allo Yellow Factory a Riccione. Molte persone arrivavano anche da altre città e regioni per assaggiare i piatti che Gabriele preparava, sempre originali e sempre con ricette innovative, che sapeva realizzare anche su precisa richiesta del cliente che ha senore cercato, riuscendoci, di accontentare. Un vero, grande esperto di cucina, ma anche un buongustaio, perché diceva sempre che chi cucina per primo deve sapere apprezzare, assaporare e mangiare quello che fa. Ancora non si conosce la data dei funerali.