"Gas e luce del Comune, il conto è di nove milioni"

L’assessore al bilancio Acerbi sui costi per il 2022: "L’incremento sarà del 50%, rispetto ai sei dell’anno scorso. L’illuminazione pubblica incide più di tutto"

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"Al momento non abbiamo nuovi aggiornamenti rispetto alla situazione fotografata il mese scorso nell’ambito della settima variazione di bilancio: a quella data, l’aumento di budget rispetto alla spesa storica sulle bollette era di 2,850 milioni con la previsione di raggiungere quota tre milioni entro la fine dell’anno, di cui 1,3 milioni coperti da ristori statali e il resto a carico delle finanze comunali". Sono mesi di conteggi continuati per l’assessore al bilancio del Comune di Cesena Camillo Acerbi, che così monitora ogni giorno l’incidenza dell’aumento delle bollette sui conti comunali. A fine dell’anno le spese per le utenze relative a gas ed elettricità, senza conteggiare quelle di acqua e telefono, ammonteranno a nove milioni, con un aumento del 50%.

"La previsione stilata un mese fa – prosegue l’assessore Acerbi – era calcolata immaginando prezzi più o meno stazionari fino alla fine dell’anno. Al momento, il costo del gas sta scendendo e anche le temperature miti stanno permettendo un rinvio nelle accensioni dei termosifoni, ma restiamo cauti e quindi la nostra stima confermata è che i costi ammonteranno a fine 2022 a tre milioni in più rispetto alla spesa storica".

Vediamo alcuni costi nei dettagli. "Il budget storico dell’illuminazione pubblica per il Comune di Cesena – informa l’assessore - si è attestata su 3,89 milioni di euro annui, con un aumento del 54% pari a 2,08 milioni euro. Per le utenze di gas ed elettricità dei numerosi edifici in capo al Comune il budget storico era di 2,63 milioni con un aumento redi 766 mila euro, pari al 29%. Conteggiando insieme l’aumento dei costi su illuminazione pubblica e utenze si tocca ad oggi l’importo di 2,85 milioni (+44% )".

Questo incremento dei costi non è tuttavia in capo per intero all’amministrazione comunale e dunque alla collettività. "Stiamo ricevendo dei ristori – mette in luce l’assessore Acerbi –. Il totale di quelli pervenuti dallo Stato ad oggi ammonta a un milione 316mila euro, con il 46% di aumento, mentre invece iI restanti 1,537 milioni sono stati coperti dalle finanze comunali.

"La stima realistica è che se i prezzi si manterranno su questa linea verrà confermatol’aumento dei costi di tre milioni – ribadisce l’assessore – . Poiché la spesa standard era intorno ai sei milioni, ciò significa che arriveremo a nove, con un incremento del 50%. La voce più rilevante è quella dell’illuminazione pubblica per la quale si prevede di dover pagare a fine anno a un costo di 5,9 milioni". Il Comune ha disposto l’accorciamento di un’ora della durata di accensione dei corpi illuminanti: con altri accorgimenti nel risparmio sui consumi l’obiettivo è risparmiare un milione di euro.

Andrea Alessandrini