"Già finanziati 25 progetti, altri 16 in attesa di risposta"

Finora il Comune ha intercettato oltre 75 milioni e può arrivare quasi cento. Lattuca: "Non è la lettera di Babbo Natale: premiato il lavoro"

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"Saranno progetti, quelli finanziati dal Pnrr, che restituiranno alla comunità una Cesena grande, preparata, interconnessa, accogliente, verde e nuova". Gongola il sindaco Enzo Lattuca riferendosi ai 25 progetti del Comune di Cesena, alcuni dei quali fanno riferimento all’Unione dei Comuni Valle Savio, finanziati dal Pnrr, per un ammontare di 54.008.037 euro a cui si sommano 16.235.760 euro di risorse comunali e 5.304.452 euro di contributi provenienti da altri fondi ministeriali, per investimenti che complessivamente, ad oggi, ammontano a 76.548.249 euro.

Sono invece 16 i progetti ancora in attesa di riposta, candidati per un totale di 20.468.069 euro, di cui 12.297103 euro (60%) di altri finanziamenti, 6.757.000 euro (33%) di risorse comunali e 1,4 milioni di euro di PnrR (7%). I progetti dovranno essere realizzati entro il 31 marzo 2026, pena la perdita dei finanziamenti.

Il piano si articola in sei missioni, ovvero aree tematiche principali su cui intervenire, individuate in piena coerenza con i sei pilastri del Next Generation Eu. Le Missioni si articolano in componenti, aree di intervento che affrontano sfide specifiche, composte a loro volta da investimenti e riforme. Gli otto progetti approvati dalla giunta interessano diversi ambiti: istruzione, inclusione e coesione ed emergenza casa, infrastrutture e trasporti, sport e socialità.

"La scelta degli interventi da realizzare è stata naturalmente politica - mette in luce il sindaco Lattuca – tenendo conto di dover agire dentro le maglie non certo larghe del Pnrr. Non si è trattato di scrivere la lettera a babbo Natale, è stato premiato un lavoro serio". Ma perchè, un esempio fra i tanti, è stato scelto di demolire la scuola secondaria di primo grado Anna Frank di Sant’Egidio, e di ricostruirla ex novo, e non si è agito sulla media Saffi, in condizioni strutturalmente ben più carenti? "Ogni progetto è stato ben ponderato ed ha le sue ragioni – spiega il sindaco –: la ’Saffi’ a San Domenico non poteva essere abbattuta, e inoltre si sono valutati i costi che si sarebbero sostenuti per mettere in sicurezza sismica l’edificio di Sant’Egidio, appurando che era più conveniente ricostruirlo".

ll settore Lavori pubblici del Comune ha ottenuto la certificazione di qualità ISO 9001:2015 valida a livello internazionale e relativa alle attività di verifica sulla progettazione delle opere che consentirà di ottenere un consistente risparmio di tempo un di risorse pari a 500mila euro.

a.a.