ERMANNO PASOLINI
Cronaca

Giornata degli ammalati, la lezione di Diana Grieto

La donna di 72 anni da 50 vive in sedia a rotelle nella casa di accoglienza: "La mia è stata una vita in carrozzina ma sono contenta di tutto e di tutti".

Giornata degli ammalati, la lezione di Diana Grieto
Giornata degli ammalati, la lezione di Diana Grieto

A Savignano sul Rubicone decine di ammalati hanno partecipato alla messa organizzata dall’Unitalsi (Unione nazionale italiana trasporto ammalati Lourdes e santuari italiani) e dalla parrocchia di Santa Lucia per la festa della solidarietà e la giornata degli ammalati, degli anziani e diversamente abili. La messa è stata celebrata nella collegiata di Santa Lucia dal parroco don Piergiorgio Farina: "Il Signore non ci abbandona, non ci lascia soli, anche se abbiamo fatto tanti errori, non perchè noi siamo bravi, ma perchè Dio è buono e misericordioso - ha detto nella sua omelia -. Ma dalla Croce tornerà la vita, la resurrezione per vincere tutti i segni di morte per ricostruire un mondo nuovo e di grande speranza". E’ seguito il pranzo presso i locali della parrocchia e alle 14.30 un momento di festa e allegria.

Diana Grieto, 72 anni, da un anno è nella casa di accoglienza Fracassi di Sant’Angelo di Gatteo e da 50 anni è su una sedia a rotelle a causa di una artrite reumatodide infantile: "La mia vita è stata dura da una parte, ma dall’altra ho incontrato tante persone che mi hanno voluto e mi vogliono bene. Sono stata per 49 anni con la mia famiglia e poi ho scelto la casa di riposo anche se la mia famiglia c’è rimasta male. A Sant’Angelo mi trovo benissimo. Facciamo diverse attività fra le quali ginnastica, preghiera e lavori di comunità. Ho trovato una seconda famiglia. Ci danno la possibilità di fare lavori manuali e di creare oggetti che poi vendiamo nel periodo di Natale e usiamo il ricavato delle vendite per fare altre attività. Il personale della casa di riposo mi apprezza, mi vuole tanto bene e io contraccambio di cuore. I miei familiari mi vengono a trovare, a Sant’Angelo abitano mia sorella, mio cognato e i loro quattro figli. Mi sento un po’ in colpa di averli lasciati per la casa di riposo. Adesso mi vedono contenta e serena e sono felici pure loro perchè poi la scelta è stata solo mia". Diana avrebbe un desiderio: "La casa di riposo Fracassi è stata colpita duramente dall’alluvione di maggio e sono arrivati tanti aiuti dal Rotary Club Valle del Rubicone e anche da altra gente. Non abbiamo ancora la palestra in funzione e speriamo che qualche benefattore ci aiuti e ringrazio coloro che ci hanno regalato alcuni attrezzi. Ho trascorso 50 anni in carrozzina serenamente perchè ho accettato la volontà di Dio. Mi sono rassegnata perchè i medici mi hanno aiutata tantissimo, ma più di questo non potevano fare. Ho anche avuto un arresto cardiaco e proprio loro mi hanno ridato la vita. Ho trovato tante persone dell’Unitalsi che mi hanno aiutato. La mia è stata una vita in carrozzina, ma sono molto contenta di tutto e di tutti".