
di Ermanno Pasolini
Filippo Giovannini oltre a essere sindaco di Savignano, dal 30 dicembre 2021 è anche presidente dell’Unione dei Comuni del Rubicone. In questi tremendi giorni dell’alluvione è toccato il compito di coordinare interventi, soccorsi, richieste di aiuto, sempre in collaborazione con i sindaci dei nove comuni dell’Unione.
Come è andata?
"E’ stata dura, molto dura. Quando ci si trova di fronte a eventi così eccezionali, dove oltre ai danni alle cose ci sono vite in pericolo, si sente forte tutta la responsabilità del ruolo che ricopriamo".
Il momento più difficile?
"Sicuramente la notte fra il 16 e il 17 quando tutti i fiumi sono cresciuti molto velocemente e quando le colline hanno iniziato a franare, le abitazioni e le aziende ad allagarsi e di notte ad evacuare la gente".
C’è già una prima stima dei danni subiti?
"No. Stiamo facendo le ricognizioni per stabilire i danni e loro entità ma sicuramente parliamo di decine di milioni di euro su tutto il territorio dell’Unione". La colpa è tutta del cambiamento climatico?
"Penso sia troppo presto per fare bilanci e dare colpe e in generale è difficile farlo siamo di fronte ad eventi così eccezionali come quello ci ha colpito. Penso però di potere dire con sicurezza che viviamo in un territorio che abbiamo curato e manutenuto nel corso di decenni con attenzione e regolarità. Abbiamo rispetto per il nostro territorio". Il Comune più colpito?
"Sicuramente i comuni della collina. Non voglio fare classifiche ma in particolare mi riferisco a Roncofreddo, Sogliano al Rubicone e Borghi".
C’è stato un momento che ha temuto di non farcela?
"I momenti di maggiore tensione sono stati due. Il primo attorno alle 4.30 di mercoledì mattina quando ci siamo visti costretti a svegliare gli abitanti di Fiumicino e Capanni, suonando ai campanelli e successivamente giovedì quando i comuni della collina avevano centinaia di sfollati, famiglie irraggiungibili, frane che continuavano a staccare pezzi di montagna e mancavano grossi mezzi per movimentare la terra e liberare le vie di comunicazione e chi coordinasse i numerosi volontari che ci hanno sempre dato supporto. Proprio grazie a loro, alla Polizia Locale dell’Unione, a tutte le forze dell’ordine, alla Agenzia Regionale della Protezione Civile, al Gruppo degli Alpini e alle aziende che hanno messo a disposizione mezzi di ogni tipo, stiamo gradualmente affrontando questi sconvolgimenti".
Ha già inoltrato richieste di risarcimento per i danni subiti?
"Stiamo facendo la lista dei danni che inoltreremo alle autorità competenti".
Ha avuto contatti con uomini di governo?
"Ho avuto da subito la vicinanza del presidente Stefano Bonaccini e dell’onorevole Andrea Gnassi e qualche giorno fa mi ha manifestato la sua vicinanza l’onorevole Alice Buonguerrieri. Ho sentito anche forte la vicinanza di altri sindaci non solo emiliano romagnoli, ma anche toscani e piemontesi".
Quanto tempo ci vorrà secondo lei per tornare alla normalità?
"Mi riferisco soprattutto ancora una volta ai comuni della collina perchè qui in pianura nel territorio del Rubicone tutto sommato, fatta eccezione per gli allagamenti importanti dei comuni di Gatteo e Cesenatico, stiamo rapidamente tornando alla normalità. La nostra montagna purtroppo è destinata a soffrire per molto tempo e i segni di questo evento epocale rimarranno indelebili non solo nella memoria di tutti, ma anche della nostra terra".