Gli alunni del Carducci in piazza per la pace

Gli alunni delle elementari hanno lanciato un accorato appello alla fine della violenza. Il saluto del sindaco: "Accoglieremo gli ucraini nelle scuole"

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di Luca Ravaglia

Il 24 marzo 2022 potrebbe entrare nella storia. E’ il giorno in occasione del quale il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky aveva chiesto a tutto il mondo di scendere in piazza a manifestare contro la guerra che sta martoriando il suo Paese. Hanno risposto ovunque, dalle più disparate latitudini del pianeta. Cesena compresa. Ieri mattina intorno alle 10.30 in piazza del Popolo c’erano due donne della comunità ucraina che stavano uscendo da palazzo Albornoz dopo aver informato sull’intenzione di effettuare a loro volta una manifestazione domenica 27 alle 11, davanti alla chiesa di Sant’Anna. Di questi tempi c’è ben poco da essere allegri, soprattutto per chi ha i propri cari costretti a vivere in un paese invaso e martoriato dalle più efferate atrocità, ma ieri, almeno per qualche minuto, è stato diverso. E così ecco che lo stupore si trasforma in un sorriso, mentre un gruppo di bambini della scuola elementare Carducci avanza di buon passo da via Zeffirino Re, grembiule blu d’ordinanza sotto al cappotto, mascherina ben indossata e ognuno con un foglio plastificato in mano. Un foglio con un arcobaleno e una parola, scritta in tutte le lingue del mondo: pace. Si piazzano davanti all’ingresso del Comune e, coordinati dalle rispettive insegnanti e in particolare da Bruna Borgognoni che ha curato l’iniziativa, alzano le braccia col loro messaggio, verso un cielo che qui è azzurro, mentre in Ucraina è grigio, annerito dal fumo delle bombe. Ma che è comunque sempre lo stesso. "Pace, pace", urlano, con le loro voci che di certo non possono arrivare ai confini dell’Europa, ma che penetrano fin nel cuore delle due donne che assistono in disparte. E anche del sindaco Enzo Lattuca, che scende dal suo ufficio: "In questi giorni – li saluta - abbiamo accolto oltre 300 persone che sono fuggite dalla guerra e oltre 150 bambini. Ora stiamo lavorando per fare in modo che questi bambini possano essere accolti nelle nostre scuole. Uno dei tanti segni di quanto è brutta la guerra è costringere le persone a fuggire dalle proprie case e per questo il nostro compito ora è quello di far sentire forte la nostra vicinanza a chi ha dovuto lasciare il suo Paese. Il vostro messaggio di pace e le vostre bellissime bandiere sono davvero importanti per la nostra città". La manifestazione di solidarietà si è conclusa con due minuti di silenzio. Intanto la comunità ucraina cesenate sta continuando a serrare le fila: "In patria – hanno commentato le due donne - tante aziende stanno traslocando verso ovest per poter tornare a riprendere le loro attività, mentre chi è all’estero si batte per fare in modo che il resto del mondo non smetta di guardare, e di condannare, quello che sta accadendo. Per questo domenica alle 11, dopo la messa, ci riuniremo tutti qui, ancora una volta in piazza del Popolo, per manifestare".