"Gli ucraini vanno accolti" "Ma si vigili sugli sprechi"

Abbiamo interpellato i cesenati sul conflitto e sul dramma di chi scappa. Emergono paura e solidarietà agli aggrediti, ma anche divisione su come aiutarli

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Lo spettro della guerra in corso e che potrebbe estendersi produce una sensazione di insicurezza, preoccupazione, indignazione ma c’è chi la percepisce come una realtà lontana. Abbiamo interpellato alcuni cittadini cesenati al bar del centro Montefiore.

"Per ora non c’è la paura di una guerra qui in Italia , ma se parliamo di effetti economici, quelli sono già ben evidenti – affermaGiovanni Rambelli (nella foto primo a sinistra) –: il prezzo del gas sta salendo ogni giorno di più, e anche fare la spesa sta diventando un lusso, con le materie prime ormai alle stelle; io lo vedo quando mia moglie torna dal supermercato, che mentre prima spendeva per le provviste settimanali 40-50 euro, adesso ne spende almeno 80-90. Quanto ai profughi ucraini il ministro Lamorgese ha detto che molti saranno messi edifici sottratti alla mafia o in alberghi; io sono favorevole all’accoglienza dei profughi di guerra, ma dovremmo smettere di prendere i migranti dall’Africa coi barconi. Non possiamo prenderli tutti quanti".

C’è anche chi nutre seri dubbi sulla natura di questa guerra come la cesenate Anna Augusta Guerra (nella foto terza a destra): "Gli ucraini erano già preparati a questa evenienza, altrimenti non si spiegano i bunker già pronti per rifugiarsi, e poi l’informazione è ingannevole– incalza –, In alcuni programmi hanno fatto vedere che delle immagini mostrate nei telegiornali sono prese da guerre passate o addirittura da film; e intanto noi siamo l’unico paese a farli entrare a braccia aperte anche sul tema accoglienza. Quando vedo le signore ucraine intervistate, sono ben vestite, truccate e molto curate Non sembrano in fuga dalla guerra sinceramente. Al governo parlano di 850 euro al mese per ogni profugo: assurdo, quasi uno stipendio".

Sulla stessa onda di perplessità è Fabio Mastrillo (nella foto al centro) del punto vendita Windtre, che dice: "I media non trasmettono notizie trasparenti, questa è una guerra dove non ci sono né buoni né cattivi e penso non dovremmo avere paura del conflitto in Italia, come ha detto anche il presidente Macron, non avrebbe senso nemmeno per Putin usare il nucleare, perchè si auto-distruggerebbe, senza contare che la Russia dipende anche dal nostro denaro. Secondo me è giusto aiutare i profughi: addirittura due clienti ucraine ci hanno detto che a Gatteo sta aprendo un centro di accoglienza per i profughi. È una bella iniziativa, che più Paesi dovrebbero prendere a esempio".

In mezzo a tanta diffidenza si trova anche chi ha una posizione più aperta "Penso di potermi ritenere fortunata ad essere qui, anche se un’altra guerra totale credo sia da ritenere improbabile, perchè nessuno ne ricaverebbe alcun beneficio – sentenzia Anna Foschi –. Io sono favorevole agli aiuti, sia per l’Ucraina che per l’Africa, anzi trovo scandalosi i discorsi di certi parlamentari sui profughi veri, e quelli che se ne approfitterebbero provenendo da zone in cui non c’è una guerra in atto".

"La paura - osserva invece Piero Riva – perché non si sa come andrà a finire. L’Ucraina fa bene a volersi unire alla Nato e all’Ue; sono due organizzazioni democratiche, mentre la Russia è una pseudo-dittatura. La mia opinione sui profughi? Va bene accoglierli, ma senza lavoro esse sono persone completamente a nostro carico".

Mariasole Picchi