Ecobonus 110 per cento, ossigeno per le imprese edili

Valutazioni positive di Confartigianato e Cna per il credito d’imposta sugli interventi di efficientamento energetico

Edilizia, arriva l'ecobonus

Edilizia, arriva l'ecobonus

Cesena, 19 maggio 2020 - Ristrutturare casa a costo zero è possibile grazie all’ecobonus. La misura piace alle associazioni delle imprese artigiane perché rappresenta un’occasione ghiotta sia per i privati, sia per ridare ossigeno alle aziende di tutta la filiera del settore edile, provate dallo stop dovuto all’emergenza Covid-19. Come funziona? L’ecobonus del decreto ‘Rilancio’ aumenta al 110% il credito di imposta per le spese sostenute tra il 1 luglio 2020 e Il 31 dicembre 2021 per i lavori volti a incrementare l’efficienza energetica degli edifici: installazione di caldaie, cappotti per la casa, porte, infissi e impianti che migliorano la classe energetica della propria abitazione. Per questi interventi, in luogo della detrazione spalmata in 5 rate annuali, il cittadino può optare per un contributo sotto forma di sconto in fattura da parte del fornitore, che potrà recuperarlo come credito di imposta, cedibile a altri soggetti, comprese le banche, per la trasformazione in un credito di imposta. Lo stesso vale per i lavori per la riduzione del rischio sismico. In pratica, il privato che spende 10mila euro, avrò un credito sulle tasse di 11mila euro, spalmato in cinque anni. Se non lui, l’azienda cui viene ceduto il credito o la banca.

"L’intervento non ha precedenti - commenta Giampiero Placuzzi, vicesegretario della Confartigianato Cesena - e dà la possibilità di fare lavori anche a chi non ha soldi o la possibilità di accedere al credito bancario". "Occorre capire come si azionerà il mercato tra i diversi attori dell’operazione, ma teoricamente il bonus - aggiunge - è molto interessante: potrà essere un volano per le imprese e rimettere in moto un comparto fondamentale. Nel cesenate le aziende che operano nel settore edile, energetico e degli infissi rappresentano una percentuale importante del Pil provinciale e dal punto di vista occupazionale. Per questo - sottolinea Placuzzi - solleciteremo le banche perché mettano a disposizione modelli praticabili rendendo di fatto possibili finanziamenti a famiglie e imprese che stanno vivendo una crisi finanziaria pesantissima".

Per Lorenzo Zanotti, presidente Cna Forlì-Cesena "le nuove agevolazioni possono rappresentare un’ulteriore occasione per favorire interventi di riqualificazione ed efficientamento energetico degli edifici esistenti, obiettivi base del progetto di rigenerazione urbana promosso da Cna e sottoscritto da tutti i comuni della provincia". "Il provvedimento, se opportunamente accompagnato dal sistema bancario, attraverso l’adozione di procedure omogenee, rapide e semplici - prosegue Zanotti - potrà favorire la cessione del credito d’imposta e rappresentare un punto di svolta per il settore edile, che risente ancora degli effetti della crisi del 2008". "Diversamente, senza un ruolo attivo delle banche - conclude il presidente della Cna - gli oneri del provvedimento sarebbero scaricati sulle imprese, condizione assai nefasta, soprattutto nell’attuale fase emergenziale, oltre che inaccettabile e non coerente con le finalità di ‘rilancio’ del decreto".