Gorini, menzione speciale per il legame col territorio

Lo chef bagnese si conferma secondo nella ‘50 Top Italy’ per la Cucina d’autore. In classifica il Magnolia per i ‘Grandi Ristoranti’. Slow food cita l’Osteria dei Frati

Migration

di Maddalena De Franchis

"Un premio che condivido con il territorio". È così che Gianluca Gorini, chef e titolare del ristorante DaGorini a San Piero in Bagno (una stella Michelin), commenta la ‘doppietta’ messa a segno nell’edizione 2022 della nota guida gastronomica ’50 Top Italy’, presentata martedì sera in diretta su Internet.

Gorini ha due motivi per festeggiare: il suo ristorante (che gestisce assieme alla compagna Sara Silvani) è secondo nella classifica dei 50 migliori locali italiani per la categoria ‘Cucina d’autore’. Lo chef ha avuto anche il premio speciale per la valorizzazione del territorio. "Questo luogo è magico, autentico e incontaminato", dichiara Gorini, "l’obiettivo è raccontarne l’essenza nei miei piatti. Bello vedere come la nostra visione sia arrivata al cuore dei giudici".

"In questo piccolo borgo dell’Appennino romagnolo, San Piero in Bagno", si legge infatti nella recensione dei giudici, "Gorini ha costruito il suo spazio di creatività e un legame endemico con il territorio e i suoi produttori. Una cucina che racconta il lento scorrere delle stagioni, della passione di piccoli produttori locali che non sono solo fornitori, ma la parte principale di questo progetto".

Due i piatti consigliati dalla guida: i tortelli ripieni di melanzane affumicate, salsa all’erba cipollina e primo sale di capra; e la sogliola in bianco, capperi, menta, zucchine e lime. Ma i giudici citano anche della pasta ripiena di cacciagione, brodo di funghi e alghe e della battuta di cervo con maionese al miele di castagno, bergamotto, aneto e caffè: pietanze che esaltano "la spiccata sensibilità del cuoco nel rispettare la materia e nel giocare con abbinamenti capaci di dimostrare eleganza ed estro".

"Il podio – sorride lui –, conferma che la cucina d’autore sta tornando in provincia e nei piccoli borghi. Nelle prime tre posizioni ci sono ristoranti lontani dalle grandi città e avviati da giovani chef, dimostrazione che i giovani credono nei territori".

Sorride anche Alberto Faccani, chef del bistellato Magnolia di Cesenatico: è suo il 43esimo posto nella categoria Grandi ristoranti, classifica guidata da Massimo Bottura. A proposito di verdetti culinari, nei giorni scorsi è stata presentata anche ‘Osterie d’Italia 2022’, la guida Slow food che assegna le ‘chiocciole’ ai locali simbolo della tradizione italiana. Tra le 246 eccellenze della penisola, ecco l’Osteria dei frati di Roncofreddo, guidata con passione da Valentina Grandotti assieme al marito, lo chef Giorgio Clementi.