"Green pass sul treno? I controlli sono scarsi"

Le nuove norme li impongono, ma non sui regionali, prima di salire a bordo o quando si mostra il biglietto. Gli studenti: "L’abbiamo, ma non lo chiedono"

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di Luca Ravaglia

"Controllare il Green pass prima di salire sul treno? Finora non ci è mai stato chiesto, ma dov’è il problema? Di questi tempi è obbligatorio quasi ovunque… Siamo pronti a esibirlo anche qui". La stazione ferroviaria all’ora di punta è un turbinio di persone che affollano il sottopasso e si allungano lungo le banchine, la stragrande maggioranza delle quali è costituita dagli studenti che puntano verso casa, prevalentemente nelle zone di Gambettola e Savignano. Le nuove norme in tema di coronavirus ora impongono la verifica del Green pass prima di salire a bordo e, nel caso in cui non fosse possibile, ribadiscono il controllo durante il viaggio insieme al biglietto. Non sempre però, perché i treni regionali, come quello preso d’assalto dagli studenti poco dopo le 13.30, sono esentati da tale disposizione. "L’attenzione è comunque piuttosto alta – spiega chi si appresta a prendere posto – e dove non è richiesto il Green pass, riguarda soprattutto il corretto uso della mascherina: chi viene visto non indossarla correttamente, viene richiamato al rispetto delle norme. In ogni caso ormai tutti sappiamo come comportarci e ognuno - o quasi – fa la sua parte. Green pass compreso, perché a prescindere dai controlli sul treno, anche tra i ragazzi il certificato verde è ampiamente diffuso. Ed esibirlo, a un ristoratore piuttosto che al capotreno, non è un problema". In effetti la carta verde è richiesta sui treni già da settembre, anche se le ultime disposizioni tendono a previlegiare i controlli prima di salire a bordo, con la possibilità di fermare il convoglio nel caso vengano accertati casi sospetti di covid.

"E’ vero – commentano due fidanzati – siamo reduci da un viaggio Roma sul Freccia Argento e sia all’andata che al ritorno, durante il tragitto ci è stato chiesto di esibire anche il Green pass. Di controlli fuori dalle carrozze, che a nostro avviso rischierebbero di far perdere molto tempo per niente, dal momento che durante il viaggio c’è tutto il tempo per farlo senza generare ritardi, invece al momento non ne abbiamo visti". Sull’argomento interviene an-che un addetto ai lavori: "Capita che siano i passeggeri stessi a chiedermi se devono mostrare il documento. Sinonimo del fatto che l’attenzione c’è ed è alta. Nelle ultime ore per di più il caso avvenuto fuori regione, di un uomo senza green pass che si rifiutava di scendere dal treno è finito su tutte le cronache nazionali. A dimostrazione del fatto che nessuno ha intenzione di prendere le cose alla leggera". Sull’altro lato del piazzale della stazione ci sono i bus, sui quali invece non è richiesta la carta verde: la nuova ordinanza sui trasporti prevede però ‘il graduale riavvio delle attività di bigliettazione e controllo a bordo’. "Per il momento non è cambiato nulla – raccontano gli studenti – fermo restando il fatto che i controlli a bordo c’erano prima e ci sono anche ora. Certo, a volte i mezzi sono così pieni – la linea diretta a Cesenatico soffre tanto questo problema – che chiedere la verifica dei tagliandi rasenta l’impossibile, ma in ogni caso il personale è presente e ben visibile. Sottoscrivere i biglietti a bordo? Gli studenti hanno praticamene tutti l’abbonamento..".