Greta Manuzi: "Sul palco con Orietta un’energia tutta al femminile"

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Con il loro ‘girl power transgenerazionale’ hanno conquistato l’orchestra di Sanremo, che giovedì ha giudicato l’esibizione di Orietta Berti e Le Deva fra le migliori della serata, attribuendo un secondo posto alla loro cover di ‘Io Che Amo Solo Te’ di Sergio Endrigo. "Sul palco abbiamo messo tutte noi stesse, anima e cuore, e il risultato è stato pazzesco": a parlare è Greta Manuzi, che quattro anni fa ha fondato insieme a Laura Bono, Verdiana Zangaro e Roberta Pompa Le Deva. Trent’anni, originaria di Longiano, Manuzi è nota anche per essere arrivata seconda ad Amici.

Com’è stata l’esperienza sanremese?

"Un’emozione forte. Cinque donne su un palco, unite dalla musica, sono qualcosa di potentissimo. Abbiamo lavorato sodo con Orietta per rendere il giusto omaggio a Endrigo, giorni e giorni di prove con l’orchestra, diretta egregiamente dal maestro Campagnoli. Credo che il secondo posto (e il nono nella classifica generale di giovedì sera, ndr) sia meritatissimo".

Come nasce la collaborazione con Orietta Berti?

"Da un’idea di Pasquale Mammaro, manager storico di Orietta, e Marco Rettani, nostro autore. Marco, che è anche uno degli autori dell’inedito che Orietta ha portato al Festival, ci ha fatto incontrare in studio e fra di noi è scoccata la scintilla".

Che messaggio avete portato sul palco dell’Ariston?

"Abbiamo cantato un inno all’amore, verso il prossimo, ma soprattutto verso noi stessi, perché è solo amando noi stessi che possiamo imparare ad amare gli altri. Le Deva rappresentano questo, l’autodeterminazione e la potenza della femminilità, al di là di ogni stereotipo".

Dopo il Festival?

"Il futuro è una triste incognita, per tutti professionisti del mondo della musica. Noi nell’ultimo anno, unite virtualmente grazie alla tecnologia, abbiamo composto molti brani. Nel cassetto ci sono tanti progetti: siamo pronte a realizzarli, appena ce ne sarà la possibilità".

Chi vince Sanremo?

"Oltre a Orietta Berti? Ermal Meta. Ma il mio voto va a Noemi".

Carlotta Benini