Grotta tra le rovine a Castelvecchio

Ricostruiti i ruderi di un tempio romano, statue a grandezza naturale nel chiostro della chiesa.

Grotta tra le rovine a Castelvecchio

Grotta tra le rovine a Castelvecchio

Da ventidue anni il presepe della parrocchia di Castelvecchio vince il primo premio come migliore presepe della diocesi di Rimini in un concorso indetto dal settimanale cattolico Il Ponte. E in gara c’è anche quest’anno con il responso che verrà reso noto durante l’Epifania.

La novità di quest’anno è l’anticipazione dell’apertura che ha avuto luogo l’8 dicembre.

Manca solo il Bambinello che verrà collocato nella culla di paglia la notte del 24 dicembre. Un gruppo di parrocchiani volontari da anni allestisce presepi a tema, sempre con ripetuti consensi. Quest’anno lo hanno fatto, con le statue a grandezza naturale e ricostruiti i ruderi di un tempio romano, nel chiostro della chiesa di Santa Maria di Castelvecchio. Dicono gli organizzatori: "E’ un presepe tradizionale in stile napoletano, animato. La presenza delle rovine, vuole aiutarci a riflettere sul significato della vita e sulla venuta di Dio tra di noi. Le rovine ci ricordano il nostro desiderio di eternità. Novità di quest’anno è il censimento di Giuseppe e l’arrivo di Erode che dice ai Re Magi di avvisarlo quando lo avrebbero trovato. Poi abbiamo rifatto la Natività e la grotta a dimensioni notevoli".

Allestito su un piano di 100 metri quadrati, la visita al suggestivo presepe inizia con i mestieranti, con la locanda, il mulino, il pozzo, la donna che fa polenta e il vasaio. Poi ci sono i pastori e i Re Magi con un seguito di servitori.

"Diverse persone – spiegano gli organizzatori - hanno lavorato con zelo e passione per due mesi e il presepe potrà essere visitato fino a domenica 14 gennaio, nei giorni festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30 e, a richiesta, nei feriali". Ingresso a offerta libera per le opere parrocchiali.

Ermanno Pasolini