"Ho celebrato più matrimoni io del parroco"

L’assessore e vicesindaco Nicola Dellapasqua ha sposato negli ultimi otto anni ben 128 coppie, don Piergiorgio si è fermato a 51

Migration

di Ermanno Pasolini

Assessore batte prete 128 a 51. Non si tratta del risultato di una pratica sportiva, ma dei matrimoni celebrati a Savignano sul Rubicone negli ultimi 8 anni. Nicola Dellapasqua 35 anni, dal 2014 vicesindaco del comune di Savignano sul Rubicone e assessore allo sport e ai servizi sociali potrebbe essere definito il prete del Comune. In otto di amministratore pubblico ha celebrato 128 matrimoni civili e tre Unioni Civili cioè fra persone dello stesso sesso. Nella parrocchia di Santa Lucia il parroco don Piergiorgio Farina ne ha celebrati 51 nello stesso periodo. A questi ne vanno aggiunti un’altra ventina celebrati nelle altre tre parrocchie di Savignano: Castelvecchio, Cesare-San Giovanni e Fiumicino.

Chi le ha assegnato questa singolare delega ai matrimoni? "Di fatto non è mai stata formalmente assegnata. Però nella ripartizione dei compiti fra me e il sindaco, mi sono specializzato e quindi poi li ho sempre fatti io".

Ha dovuto prepararsi o seguire un corso?

"Un corso no, perchè non esistono. Però ho cercato di prepararmi anche perchè a seconda delle aspettative degli sposi, faccio un discorso ben augurante e cerco di allungare i tempi della cerimonia perchè sia più gradevole".

Fa anche una sorta di predica come il prete sull’altare? "Non la definirei proprio predica per non essere blasfemo. Però ricordo l’importanza che la famiglia ha nella nostra società. Sposarsi non è cosa da poco e implica doveri morali che io ricordo agli sposi".

Lei è cattolico credente e praticante. Cosa le dice il prete della parrocchia di Santa Lucia di Savignano don Piergiorgio Farina?

"Io e don Piergiorgio spesso scherziamo su chi di noi due fa più matrimoni".

Ricorda il primo matrimonio celebrato?

"E’ stato il 5 luglio 2014. Ero un po’ teso. Forse più degli sposi. Però è andato tutto bene".

Ha mai sbagliato nel leggere le formule davanti agli sposi? "È capitato. Spesso chiedo scusa in anticipo, quando ci sono cognomi difficili da pronunciare".

Più coppie italiane o straniere?

"I matrimoni con sposi stranieri sono stati 40. Molti sono fra cittadini italiani e stranieri. Ogni tanto mi serve l’interprete. È un segno dell’integrazione che va avanti".

Ha una frase pronta che dice a tutti?

"Mi piace ricordare che la nostra comunità di Savignano è come una grande famiglia".

Il suo è un record di matrimoni e unioni civili celebrati a Savignano e nella Valle del Rubicone?

"In otto anni di mandato amministrativo sì".

Quando verrà il fatidico giorno dove si sposerà e chi vorrebbe come celebrante?

"Mi piacerebbe farlo nella collegiata di Santa Lucia con don Piergiorgio Farina come celebrante. Però dovrà essere d’accordo anche la sposa".

Quanto costa sposarsi in comune a Savignano? "Nulla. E’ un servizio completamente gratuito che diamo ai cittadini come amministrazione comunale". Perchè oggi la gente tende sempre di più a fare un matrimonio civile? "Ci sono molte ragioni. Alcuni prima fanno il matrimonio in comune e poi qualche anno dopo lo fanno anche in chiesa. Altre persone invece sono divorziate e non avendo avuto l’annullamento del primo matrimonio, non possono farlo in chiesa. Altri invece non sono credenti o professano altre religioni, per cui si sposano civilmente. Anche questo è uno dei tanti segni che il mondo sta cambiando".