"Ho visto uscire fumo nero, pensavo fosse saltata in aria una caldaia"

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"Ho sentito un forte rumore provenire dalla strada, le voci delle persone che si facevano sempre più alte e poi la sirena dei pompieri che si avvicinava". Una dipendente dell’Hotel Casali che era di turno alla reception dell’albergo domenica sera, racconta i momenti di paura vissuti dopo quel folle gesto compiuto da un uomo che verso le 22 è entrato al locale di pizza e kebab ‘Mash Allah’ in via Benedetto Croce e ha fatto esplodere un ordigno provocando un incendio. "Inizialmente non avevo capito cosa stesse succedendo – prosegue la donna che lavora nell’edificio di fronte al locale - dentro era buio, ma si vedevano delle fiamme all’interno e usciva un fumo nero. I vigili del fuoco hanno rotto un finestrone posizionato piuttosto in alto nel locale in modo da poter trovare un accesso per spegnere più agevolmente le fiamme". La porta di ingresso era aperta ma l’anta di fianco non si apriva completamente. I clienti del locale si erano riversati in strada e, in un attimo, si sono radunati anche diversi avventori della gelateria a fianco. "Li per lì pensi a tutto. Per un attimo ho avuto il timore che fosse successo qualcosa di grave e che potesse esplodere qualcosa – racconta la testimone dell’incendio - la prima cosa a cui ho pensato è che potesse essere scoppiata una caldaia, non potevo immaginare che si trattava di un incendio doloso. Usciva fumo nero dal locale e le esalazioni arrivavano fino dentro all’hotel. I vigili del fuoco erano una decina. La gente veniva fatta allontanare e i camion occupavano tutta la strada. Vedere tutti quei pompieri in azione mi ha tranquillizzato, ho pensato che avrebbero risolto la situazione e così è stato. Le preoccupazioni iniziali si sono attenuate del tutto quando ho visto che le fiamme erano domate". Rimaneva solo tanto fumo che ha annerito le pareti interne ed esterne dell’edificio.

a.s.