Cesenatico, tutti i lavoratori senza contratto. Chiuso l'hotel Esperia

Nessuna traccia dei gestori nell'albergo. La finanza: al lavoro solo due stranieri 'in nero'. Attività sospesa

Lavoritori senza contratto, chiuso l'hotel Esperia di Cesenatico

Lavoritori senza contratto, chiuso l'hotel Esperia di Cesenatico

Cesenatico (Cesena), 19 settembre 2020 - L’Hotel Esperia di Cesenatico è stato chiuso al termine di una serie di indagini condotte dalla Tenenza della Guardia di Finanza e su disposizioni dell’Ispettorato territoriale del lavoro. Lo ha comunicato ieri il comando provinciale di Forlì-Cesena delle Fiamme gialle, in merito alle attività di contrasto al lavoro nero e sommerso, lungo tutta la fascia costiera della provincia cesenate.  

I militari si sono concentrati su alberghi, bar, locali e ristoranti di Cesenatico, Gatteo a Mare, San Mauro Mare e Savignano Mare e nella rete dei controlli è finito un noto albergo di viale Carducci, l’Esperia, un tre stelle situato sul lungomare in angolo con viale Trento, in pieno centro. L’edificio è di proprietà di una società che fa capo ad un imprenditore di Cesenatico ed è gestito da una seconda e differente società, il cui titolare è un bergamasco. L’albergo a inizio stagione era rimasto chiuso e ha aperto i battenti soltanto a metà luglio. Subito sono arrivate segnalazioni e lamentele da parte dei clienti, e così la Tenenza della Guardia di finanza ha attivato una serie di indagini anche con personale in abiti civili e appostamenti.  

I finanzieri la settimana scorsa sono dunque entrati in azione e hanno accertato che la struttura ricettiva era pienamente operativa senza la presenza dei titolari e impiegava per la gestione soltanto lavoratori stranieri completamente in nero: una donna originaria della Moldavia e un uomo albanese.  

Sono scattate delle sanzioni amministrative e la Tenenza della Guardia di Finanza di Cesenatico ha chiesto e ottenuto immediatamente la sospensione dell’attività da parte dell’Ispettorato territoriale del lavoro.  

Il provvedimento di chiusura è scattato l’11 settembre, quando fortunatamente all’interno dell’albergo erano rimaste soltanto due coppie di turisti del nord Italia, che erano giunte al termine delle loro vacanze e si apprestavano a far ritorno a casa. Ricordiamo che la chiusura delle attività scatta quando si supera la soglia del 20 per cento dei lavoratori in nero. In questo caso si trattava del 100 per 100 per cento: in pratica l’intera conduzione dell’Hotel Esperia era affidata ai due lavoratori stranieri, che non erano stati assunti. I finanzieri si sono trovati di fronte ad un albergo gestito in maniera del tutto irregolare e fuori legge, tant’è che sono in corso altri accertamenti ed incroci, con un’attività investigativa tuttora in corso per verificare altre irregolarità.