"I giardini pubblici non sono per famiglie"

Protestano i residenti del centro: "Bella piazza della Libertà, ma sono sempre di meno i punti verdi attrezzati per i bambini"

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di Luca Ravaglia

Coi lavori in corso nell’area dei Giardini Savelli, destinata a ospitare una nuova struttura legata alla ristorazione, cambia la prospettiva su uno degli aspetti più sentiti dai cesenati, nel caso specifico dai residenti in centro storico: quello dell’utilizzo e della valorizzazione delle aree verdi in ottica familiare.

"Niente da dire riguardo al legittimo progetto di restyling dei ‘Savelli’ – a commentare la situazione è un nutrito gruppo di mamme in drappello dopo l’uscita pomeridiana della scuola materna –, ma resta un fatto inequivocabile: in una città che ribadisce in ogni occasione di avere una forte vocazione per l’ambiente e l’adozione di stili di vita virtuosi, servirebbe più attenzione rispetto alle reali opportunità che vengono date alle famiglie con bimbi piccoli".

Serve chiarezza: in centro l’area giochi di piazza della Libertà è stata apprezzata fin da subito, ma parlando di divertimento a misura di pargoli, il primo riferimento è quello al parco giochi. Parco fatto di erba e alberi, appunto, non strutture installate sul cemento, che hanno certamente il loro appeal, ma che non sono esaustive di un bisogno segnalato da anni da chi abita in centro storico.

"Quando vennero inaugurati i nuovi Gardini Pubblici – riprendono le considerazioni a caratura familiare - chi abita da queste parti credeva di aver trovato l’asso di briscola: una zona nuova, bellissima e ricca di opportunità. Che però anno dopo anno, non vendendo sfruttate, hanno fatto girare la medaglia sul lato più oscuro".

Incontestabile da parte di chiunque si prenda la briga di fare due passi in zona Teatro Bonci. L’erba è scomparsa da ampie fette, l’area giochi occupa una piccolissima porzione e conta una manciata di installazioni. Il che ha cambiato le frequentazioni del luogo: le famiglie sono sempre meno presenti e il loro posto viene spesso e volentieri preso da gruppetti di ragazzi alcuni dei quali ama dedicarsi ad attività non troppo trasparenti, magari proprio a due passi da scivoli e altalene.

"Il tema è stato posto più volte, ma non è mai stato preso in reale considerazione. La cosa più frustrante riguarda il fatto che per invertire la tendenza e riportare i Giardini Pubblici allo stato in cui erano fino a qualche anno fa, basterebbe davvero poco. Collocare nuovi giochi per i bambini è un intervento che si quantifica in una manciata di migliaia di euro, riseminare il prato costa anche meno. Portare le famiglie e allontanare i malintenzionati è gratuito. E che non si citi come alternativa l’area di Serravalle… Decisamente lontana per chi si muove a piedi, passeggino alla mano e anch’essa tutt’altro che idilliaca".