I grandi quadri prendono vita. Sul palco ’Il Genio e il Divino’

Domani sera al Chiostro di San Francesco la performance "Tableaux vivants" di Teatri 35

I grandi quadri prendono vita. Sul palco ’Il Genio e il Divino’

’Tableaux vivants: Il Genio e il Divino’. porta in scena domani alle 21 le opere di Michelangelo Buonarroti e Raffaello Sanzio

L’emozionante suggestione di quadri con i soggetti ritratti che prendono vita, che si compongono sotto i nostri occhi, così come con straordinario verismo li realizzarono due grandi artisti del Rinascimento: Michelangelo Buonarroti e Raffaello Sanzio. Sono i "Tableaux vivants: Il Genio e il Divino" che "Teatri 35" porta in scena domani alle 21, al chiostro di San Francesco, per il calendario di eventi compreso nel "XXIV Emilia Romagna Festival – ERF Classico è contemporaneo", che fino all’11 settembre interessa vari teatri della Regione. La performance è accompagnata dalla musica di Bach eseguita dai solisti dell’Orchestra filarmonica Vittorio Calamani, con Massimo Mercelli al flauto. "Nella pratica dei tableaux vivants – precisano i coreografi Antonella Parrella, Gaetano Coccia, Francesco O. De Santis -, arrivare alla rappresentazione del quadro non è il fine: ciò che viene ricercata è una modalità di lavoro in cui il corpo diviene vero e proprio strumento".

Il lavoro di Tableaux Vivants: Il Genio e il Divino nasce attraverso lo studio stilistico di Michelangelo Buonarroti e Raffaello Sanzio, colti nel loro rapporto con la materia. La pittura di Raffaello e la scultura di Michelangelo dialogano attraverso la rappresentazione delle loro opere, in cui l’elemento naturale è reso attraverso un climax cromatico che consente di passare dal Genio di Michelangelo al Divino di Raffaello. Teatri 35 lavora alla tecnica da 20 anni, portando in scena le opere di Caravaggio e altri celebri pittori in Italia e all’estero. Il nucleo artistico in scena è composto da Gaetano Coccia, Francesco O. De Santis, Silvia Del Zingaro, Andrea Loffa, Martina Mirco, Vittoria Rejna Negri. "La partitura musicale – aggiunge la Compagnia - costituisce in questo caso la drammaturgia della performance, consentendo a ogni attore in scena di eseguire azioni sonore, di compiere gesti in funzione di una meccanica, come in un ingranaggio". L’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani, fondata nel 2019 e residente del Teatro Mancinelli di Orvieto (TR), riunire i migliori talenti italiani in una compagine che pone come base fondante delle sue attività la qualità artistica. Ad accompagnare i solisti è Massimo Mercelli, presidente e direttore Artistico di Emilia Romagna Festival, ma anche il flautista che vanta le più importanti collaborazioni con i maggiori compositori al mondo.

Raffaella Candoli