LUCA RAVAGLIA
Cronaca

I maestri cesenati della racchetta: "Servizio vincente per i tennisti"

La ’Pro-T-One’ ha realizzato un macchinario in grado di calibrare in maniera ‘sartoriale’ l’attrezzatura

La ’Pro-T-One’ ha realizzato un macchinario in grado di calibrare in maniera ‘sartoriale’ l’attrezzatura

La ’Pro-T-One’ ha realizzato un macchinario in grado di calibrare in maniera ‘sartoriale’ l’attrezzatura

Nessuno strumento vale il corpo umano. Perché quando sei su un campo da tennis e vedi la pallina che vola verso di te, il punto è essere nel posto giusto, al momento giusto, con la lucidità e le abilità tecniche che ti garantiscano di rispondere a tono a chi sta dall’altra parte della rete. Detto questo, ogni alleato è preziosissimo. Parlano i fatti: negli anni le performance sportive degli atleti, dai campioni agli amatori, sono radicalmente mutate – in meglio – grazie anche all’ausilio di strumentazioni innovative. Una di queste è stata concepita a Cesena ed è griffata ‘Pro-T-One’, la realtà nata una quindicina di anni fa grazie alle idee, alle competenze e alla passione di tre soci: Gabriele Medri, Alessandro Rossi e Matteo Evangelisti. In particolare Medri, tecnico dei materiali in ambito tennistico, ha gettato le basi per la realizzazione di un macchinario in grado di calibrare in maniera ‘sartoriale’ le racchette da tennis sulle specifiche esigenze e abilità di ogni atleta.

"L’idea è nata seguendo la mia passione – racconta Medri – sono un tennista amatoriale e proprio praticando sport mi è natata la curiosità di approfondire la possibilità di impiegare le mie conoscenze anche nel mondo del tennis. E’ bellissimo vedere che grazie a questo approccio ora poso confrontarmi faccia a faccia con quelli che erano sempre stati i miei idoli ". Così in un tempo nel quale anche l’intelligenza artificiale è entrata a far parte del mondo dello sport, ecco che alla base della preparazione di chi si appresta a scendere in campo, si sdoganano argomenti come quelli legati al ruolo degli accelerometri nello studio della biomeccanica. Che a dirla così, non è affatto semplice. Anche per questo in effetti sulla questione serve lasciar lavorare chi è del settore. Misurando poi i risultati. E i risultati arrivano, eccome. Nel pieno rispetto delle norme, ovviamente. "Il primo punto – continuano da Pro-T-One – è capire chi ci sta di fronte, che tipo di giocatore si rivolge a noi, che approccio ha con la racchetta e cosa si aspetta. Per quanto riguarda gli atleti senior ovviamente serve inserirsi nel ‘solco’ del loro modo di muoversi, senza stravolgere nulla, ma intervenendo in maniera mirata. Coi più giovani invece il percorso può essere indirizzato in maniera diversa. Perché il punto è che mesi o anni di attività in campo creano una ‘memoria’ nel corpo dell’atleta".

Le competenze di Medri gli hanno permesso di diventare responsabile tecnico della nazionale italiana di tennis per il settore attrezzature: "Il nostro ruolo è a 360 gradi: ci confrontiamo coi grandi campioni e allo stesso modo forniamo consulenze ai circoli presenti nel territorio. Il tutto senza dimenticare altri importanti progetti: siamo per esempio precursori nella messa a punto di un macchinario in grado di calcolare il movimento di inerzia dei fucili impiegati nelle gare di tiro. Lo sport è e resterà umano. Non perderà mai la sua poesia, ma guadagnerà in termini di prestazioni e di innovazione. In quest’ottica puntiamo a fornire risposte sempre più al passo coi tempi. E con le esigenze degli atleti".