"I sindaci pro Bulbi? Errore: noi siamo di tutti"

Il primo cittadino di Verghereto Salvi (centrodestra) critica i colleghi del Pd per la lettera di sostegno al candidato. "Non corretto prendere posizione"

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di Andrea Alessandrini

La lettera di alcuni sindaci del territorio cesenate e provinciale a sostegno della candidatura di Massimo Bulbi (candidato alla Camera all’uninominale del collegio di Forlì-Cesena) ha sollevato perplessità e contrarietà da parte di colleghi che non figurano tra i firmatari. Nel territorio cesenate ad averla sottoscritta sono nove: Enzo Lattuca (Cesena), Matteo Gozzoli (Cesenatico), Filippo Giovannini (Savignano), Luciana Garbuglia (San Mauro Pascoli), Sara Bartolini (Roncofreddo), Mauro Graziano (Longiano), Tania Bocchini (Sogliano), Monica Rossi (Mercato Saraceno) e Maria Letizia Bisacchi (Gambettola), a cui si uniscono sul versante forlivese i sindaci di Forlimpopoli Michela Garavini, di Santa Sofia Daniele Valbonesi, di Bertinoro Gessica Allegni, di Meldola Roberto Cavallucci e di Modigliana Jader Dardi. In totale sono 14, sindaci del Pd o di area civica vicini ai centrosinistra.

"Se il centrodestra, qui da noi, ha fatto la scelta di candidare profili del tutto estranei ed avulsi dal nostro territorio – affermano i sindaci pro Bulbi - bene ha fatto il centrosinistra a puntare su Massimo Bulbi, per tanti anni impegnato a rappresentare ed amministrare le nostre comunità come presidente della Provincia di Forlì-Cesena, sindaco e consigliere regionale, ha maturato competenze che oggi può mettere a disposizione, su un piano nazionale, al servizio di questa terra. Siamo infatti certi che, se verrà eletto, manterrà un rapporto costante di ascolto e collaborazione con noi sindaci, lavorando giorno per giorno insieme a noi". Non figurano tra i firmatari i sindaci Marco Baccini (Bagno di Romagna), Roberto Pari (Gatteo), Enrico Cangini (Sarsina), Enrico Salvi (Verghereto), Silverio Zabberoni (Borghi) e Fabio Molari (Montiano), candidati per liste civiche sostenute anche dal centrodestra, tranne Molari.

È il sindaco di Verghereto Salvi a criticare la scelta di rendere pubblico il sostegno da parte dei colleghi. "La mia posizione in merito alla lettera dei 14 sindaci che indicano ai propri concittadini per chi devono votare è questa: trovo che pecchi di una certa coerenza. Sempre più – argomenta Salvi – specie nelle realtà più piccole ci si presenta con liste civiche e senza simboli di partito. È da tempo che nelle schede elettorali delle varie competizioni a livello locale non compaiono simboli di partito. Questa scelta spesso consente di captare quei consensi di elettori che sempre più spesso votano le persone prima dei partiti: ciò premesso non ritengo corretto che un sindaco, chiunque esso sia, prenda una posizione a favore di questo o quel partito così come a favore degli stessi candidati".

"La ragione – prosegue Salvi – è che il sindaco rappresenta tutti i cittadini indipendentemente dal partito di appartenenza, pertanto, pur nel rispetto delle posizioni dei colleghi, non condivido il loro operato". Non ha firmato la lettera di sostegno al candidato Bulbi anche Fabio Molari, sindaco di Montiano, rieletto nel 2019 con il 69,5% delle preferenze a capo della lista civica "Per Montiano", sostenuta dal centrosinistra. "Non sostengo candidati alle elezioni – spiega Molari – perché sono il sindaco di tutti i cittadini di Montiano, pur con le mie idee politiche".

"Per me è legittimo che un sindaco esprima la sua posizione a favore di un candidato e io l’ho fatto anche alle elezioni regionali del 2020 a favore di Stefano Bonaccini - dichiara invece il sindaco di Cesenatico Matteo Gozoli –. Tanti sindaci di tutta Italia si sono espressi e l’importante è non venir meno al garbo istituzionale. Non sarebbe stato trasparente e naturale far finta che Bulbi, di cui conosco il valore e il lavoro di tanti anni a servizio del nostro territorio, sia per me uguale agli altri candidati".