Il cacciatore dei personaggi dimenticati

Giorgio Bolognesi di Montiano ha dedica il suo ultimo libro alla storia di Angelica Merlara

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di Ermanno Pasolini

Ha scritto e pubblicato il suo 23° libro alla bella età di 84 anni. Giorgio Bolognesi nato e residente a Montiano, ha dato alle stampe il suo ultimo libro "Angelica Merlara e il suo Istituto delle orfanelle". Verrà presentato venerdì alle 21 nella sala parrocchiale di Montiano dedicata a don Alfredo Paganelli.

Perchè un libro su Angelica Merlara?

"È la seconda donna che viene fuori dal buio della storia di Montiano. Prima la serva Clementina Mandolesi che sfidò la setta degli accoltellatori per consegnare alla giustizia un assassino. Invece per Angelica Merlara, ricordata "La pia donna che nel 1842 fondò l’Orfanotrofio femminile di Savignano lasciando all’uopo tutti i suoi beni" restava da sapere notizie su di lei e l’origine della famiglia. Fino a ora nessuno sapeva che Angelica Merlara era di Montiano".

Come l’ha scoperto?

"L’impulso di procedere in tal senso è venuto dall’illustre savignanese Luigi Nardi quando nel suo "Dei compiti" edito nel 1827, fra le "43 famiglie illustri del Distretto Compitano", ricorda la famiglia Merlara di Montiano".

Cosa si sa della famiglia di Angelica Merlara?

"Queste notizie mi inducono a supporre una certa familiarità del Nardi con casa Merlara di Montiano, ivi esistente dal 1612 e che si estingue con la morte di Angelica nel 1844, lasciando come ricordo di sè l’Orfanotrofio". Lei scoprì anche la storia di Clementina Mandolesi?

"Sì. Nel 1998 scrissi il libro "La serva e la setta delitti e fazioni nella Romagna del coltello". Il risultato non è stato solo il libro per ricordarla, ma a lei a Montiano è stata dedicata una via e c’è una statua del compianto scultore Domenico Neri che fa bella mostra di sé in piazza Garibaldi. Ad Angelica Merlara non è stato dedicato nulla, né a Savignano a parte il nome dell’istituto e né a Montiano".

Dove ha effettuato le ricerche su Angelica Merlara?

"Nell’archivio parrocchiale di Savignano e in quello vescovile; nella parrocchia di Castelvecchio di Savignano e presso l’Accademia dei Filopatridi dove è conservato il testamento di Angelica Merlara e i libri che parlano della storia di Savignano".

Ci sono anche scritti di personaggi conosciuti di Savignano.

"Nella ricerca ho avuto la fortuna di avere un contributo scritto di Riccarda Casadei, figlia di Secondo che abitò a lungo di fianco all’Istituto Merlara, la presentazione del professore Roberto Garattoni storico savignanese e l’aiuto del giovane Emanuele De Carli per avermi fornito documenti e foto".

Il prossimo libro?

"Riguarderà la storia dell’ospedale Santa Colomba di Savignano".