Gli indizi ci sono, i segnali pure. Certo, sette giornate sono ancora poche per sbilanciarsi sui pronostici, ma la disinvoltura, la capacità di fare gioco del Cesena, sta conquistando non solo i tifosi ma anche suscitando la curiosità degli addetti ai lavori. Dalle prime convincenti mosse, i bianconeri, quinti in classifica, possono puntare a essere la rivelazione in un campionato dove anche le altre due neopromosse dirette, Juve Stabia e Mantova, sono partite bene. Se i romagnoli sono quinti a undici punti insieme ai campani, i virgiliani solo una lunghezza sotto. Una certezza suffragata dai fatti è quella che negli ultimi due campionati una neopromossa ha sempre stupito, volando alto.
Nel campionato scorso il Catanzaro si è classificato quinto (60 punti) per essere poi eliminato (dopo aver fatto fuori il Brescia) dalla Cremonese in semifinale, pareggio (2-2) in rimonta in Calabria e sconfitta (4-1) allo Zini. L’anno precedente, invece, era stato il Sudtirol, alla prima storica esperienza cadetta, a sorprendere dopo una partenza da incubo: tre sconfitte di fila, l’arrivo di Bisoli al posto di Leandro Greco e sesto posto finale a 58 punti. Nei quarti eliminò la Reggina per arrendersi in semifinale al Bari che passò solo in virtù del migliore piazzamento ottenuto in stagione. Che sia un augurio, infatti se in casa bianconera i punti di contatto con quel Sudtirol non sono tanti, le similitudini con il Catanzaro dei miracoli sono, invece, molteplici. I calabresi infatti l’anno precedente avevano dominato la C con forza e prepotenza proprio come ha fatto la squadra di Toscano che ha eguagliato lo stesso record di punti per la categoria (96) stabilito dai giallorossi. Nell’estate del 2023 il Catanzaro confermò lo zoccolo duro trattenendo protagonisti come Vandeputte, Iemmello, Biasci, Fulignati e in particolare il tecnico Vivarini.
Anche il Cesena ha puntato sul blocco storico pur in modo un po’ meno forte salutando alcuni big come De Rose e Silvestri e soprattutto divorziando dal tecnico Toscano. Squadra ritoccata con elementi di esperienza in ruoli cruciali e fino a questo momento il gruppo sta convincendo quanto a gioco, identità e impatto dei giovani. Il Cesena come il Catanzaro dello scorso torneo? Al momento è solo una primissima indicazione per una squadra che sta continuando a muoversi sulla linea dei successi scorsi. Prestissimo per sognare, ma la caccia a essere quella matricola che nelle ultime due stagioni ha stupito tutti è aperta e il Cesena può cercare di imitare le galoppate di Sudtirol e Catanzaro. Intanto la buona partenza serve per caricare fieno verso la salvezza, obiettivo primario, ma in B le sorprese sono di norma e i romagnoli proveranno a essere una matricola terribile.