Il festival del cibo di strada vale un tesoro

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"Mi piacerebbe quindi, per questo anno, leggere un bilancio in cui si scriva chiaramente dove e a chi va questo fiume di denaro e sopratutto quanto ne rimane agli operatori di Cesena – conclude la sua lettera Milella – Vorrei vedere pubblicato un resoconto economico di questa iniziativa per poter far svanire la mia inquietante impressione".

Non credo che gli organizzatori del festival abbiano in mente di fare una ’geografia’ dei guadagni di questa bella iniziativa. E dubito che possa avere una qualche utilità. Mi spiego. La tre giorni appena andata in archivio ha regalato alla città, al centro storico in particolar modo, una scarica di vitalità di cui aveva un gran bisogno. La gente ha preso d’assalto gli stand, ma anche i negozi e i locali. Cosa chiedere di più? Il bilancio che ne esce alla fine è sicuramente positivo per tutti. Ci saranno stati sicuramente commercianti arrivati da fuori, ma questo non inficia il risultato ottenuto. Anche perchè questi commercianti avranno certamente dovuto pagare per avere il loro posto al sole. Mi permetto un ultimo appunto sulle sue critiche al cibo. Convengo con lei che non fosse a buonissimo mercato, ma contesto l’affermazione sul ’modesto sapore’. Almeno per quanto ho potuto constatare (non ho potuto assaggiare tutto, ahimè...) la qualità dei piatti era davvero altissima.