Il giorno speciale di Matteo In classe col lettino tecnologico

Studente 15enne con malattia neurodegenerativa all’inaugurazione dell’aula attrezzata all’istituto Agrario

Il giorno speciale di Matteo   In classe col lettino tecnologico

Il giorno speciale di Matteo In classe col lettino tecnologico

di Raffaella Candoli

I grandi occhi verdi di Matteo mandano lampi di contentezza e il battito ripetuto delle sue palpebre dice che è una gioia essere tra i suoi compagni della seconda B, e tra le tante persone che a vario titolo si stanno impegnando per evitare che la sua sia una vita di solitudine ed emarginazione. E a 15 anni non è giusto. Parla letteralmente e solo con gli occhi Matteo Ceccarelli, oggi (ieri per chi legge), protagonista di una giornata speciale all’Istituto tecnico Agrario Garibaldi cui è iscritto. Adagiato sul suo lettino tecnologico dotato di puntatore oculare, assistito per la ventilazione dalle macchine, e accudito dall’amorevole, costante presenza dei genitori, Matteo vive una di quelle giornate "propizie" che gli consentono di essere fisicamente presente in aula, rispetto ai tanti altri giorni in cui segue le lezioni da casa. E così i volti, le voci chiassose dei compagni, e le parole dei docenti prendono corpo dentro a quello speciale luogo che una cordata di gente generosa ha consentito di allestire.

"Matteo è affetto dalla nascita dalla Sma 1, una malattia neurodegenerativa – spiega con una dolcezza che ferisce il cuore, la mamma Giuseppina -, e questa aula così ben attrezzata gli consente di essere collegato e di seguire le lezioni de visu e con una qualità audio di gran lunga superiore a quella del microfono di un normale computer e di udire con uguale chiarezza anche chi interloquisce dall’ultimo banco". "La circostanza per cui siamo qui oggi – spiega la dirigente Luciana Cino - , nonostante questo ambiente, che un sondaggio tra studenti ha intitolato Cor Teo (da: cuore di Matteo) sia funzionante da mesi, è per il piacere e il desiderio di far incontrare tutti coloro che ne hanno permesso, la Provincia in primis, l’allestimento, rispetto all’archivio senza finestre e riscaldamento che era in precedenza".

Lo scoprimento della targa reca anche l’intitolazione al professor Benedetto Valletta, insegnante all’Agraria per 20 anni, ammalatosi di una malattia degenerativa, di cui il figlio Alessandro ha inteso onorare la memoria, collaborando per le proprie competenze di ingegnere. Singolare come sia nato il supporto in favore del giovane Matteo: "Siamo un gruppo di esperti in vari settori – chiarisce Davide Caminati che si occupa di sistemi di sicurezza bancaria – che la sera si trova in laboratorio per sperimentare. Così, per la speciale barella-lettino col piano rotante di questo ragazzino, abbiamo messo insieme il capo ricerca e sviluppo della azienda Grillo che realizza macchine per l’agricoltura; alcuni disegnatori meccanici di macchine asfaltatrici stradali, specialisti in elettronica, computer vision e software, progettisti di pannelli fotovoltaici e isolanti, poi ci siamo dedicati all’insonorizzazione della ‘conference hall’ e alla realizzazione di un microfono a soffitto, simile ad un lampadario, di gradevole aspetto, che ne contiene altri cento direzionali, il che permette che a Matteo arrivino suoni chiari e puliti senza rumori di fondo e di vedere immagini perfette, alternative alle lavagne lim".

"Abbiamo contribuito con una somma di mille euro – dicono due rappresentanti del Movimento apostolico ciechi -, privilegiando questo progettoche rappresenta un esempio straordinario di inclusività rispetto alle disabilità complesse".