"Il grano ha superato i 33 cent al chilo"

Grano, mais e soia. I rincari generati dalla sospensione delle spedizioni commerciali per via della guerra e dall’aumento delle utenze stanno mettendo in crisi le imprese agricole cesenati. Come emerge dall’analisi di Coldiretti, il grano ha toccato il massimo storico di 33,3 centesimi al chilo, picco più alto dal 2008, e le quotazioni degli altri prodotti agricoli sono alle stelle e incrementi vertiginosi hanno anche i costi per l’alimentazione del bestiame (+40%), a cui si aggiugne l’energia (+70%) a fronte di compensi fermi su valori insostenibili. Tra le ragioni principali, la dipendenza dell’Italia dalle importazioni di grano e di mais, di cui l’Ucraina è il secondo fornitore. "L’Italia è costretta ad importare materie prime agricole a causa dei bassi compensi riconosciuti agli agricoltori, costretti a ridurre di quasi 13 la produzione nazionale di mais negli ultimi 10 anni, durante i quali è scomparso anche un campo di grano su cinque" – attacca Massimiliano Bernabini, presidente di Coldiretti Forlì-Cesena. In più "L’emergenza energetica – sottolinea Giulio Federici, direttore di Coldiretti Forlì-Cesena – si riversa su riscaldamento delle serre, carburanti, materie prime e fertilizzanti".

Cristina Gennari