Il lancio di Macfrut oltre ogni record La fiera si prepara alla svolta "Vogliamo essere primi nel mondo"

Presentata ieri a Roma la nuova edizione che aprirà i battenti dal 3 al 5 maggio al Rimini Expo Center. . Piraccini: "Espositori esteri cresciuti del 50%, 1500 compratori internazionali e un centinaio di eventi".

Il lancio di Macfrut oltre ogni record  La fiera si prepara  alla svolta  "Vogliamo essere primi nel mondo"

Il lancio di Macfrut oltre ogni record La fiera si prepara alla svolta "Vogliamo essere primi nel mondo"

di Luca Ravaglia

Le idee di Renzo Piraccini, presidente di Macfrut, la fiera internazionale dedicata all’ortofrutta che aprirà i battenti al Rimini Expo Center da 3 al 5 maggio, sono chiarissime: "Vogliamo diventare i primi del settore a livello globale". La strada è certamente quella giusta, perché la realtà nata quattro decenni fa sotto l’egida di Cesena Fiera, non si limita ad andare nella direzione della crescita, ma ci va correndo. "Compiamo 40 anni – ha commentato ieri Piraccini durante la presentazione che si è svolta a Roma nella sede dell’agenzia Ice – e nel farlo raggiungiamo un momento di svolta, il secondo dopo quello che nel 2015 ha visto trasferire la rassegna da Cesena a Rimini. Il 2023 sarà l’anno della più forte spinta all’internazionalizzazione. Gli espositori esteri sono cresciuti del 50%, gli spazi occupati dagli stand hanno registrato un più 35%, i compratori internazionali sono 1.500 e gli eventi che si svolgeranno durante la fiera saranno un centinaio, a dimostrazione di un’offerta a 360 gradi che non ha eguali e che sta attirando un crescente interesse da ogni angolo del mondo". Compresa l’Arabia Saudita, tanto per citare uno dei Paesi protagonisti della fiera, in cui il 70% della frutta e della verdura consumate è di importazione. Il che lascia intendere quali margini ci siano nell’instaurare collaborazioni con questi mercati. Ma non solo, perché dopo la pandemia tornano le delegazioni cinesi, che hanno scelto Macfrut per rimettersi in viaggio e che si uniranno a un folto gruppo proveniente dall’America Latina (11 nazioni rappresentate), dall’Africa (in cima alla lista Egitto, Algeria e Ghana), dal Medio Oriente, dall’Europa e da ogni angolo del mondo.

"Il frutto dell’anno – ha rimarcato Piraccini – è il mirtillo, al quale son dedicati speciali seminari. Ospiteremo anche una sezione dedicata alle startup in collaborazione con l’Università di Bologna, Cesena Lab e la Regione, ci occuperemo delle tecniche di irrigazione e di risparmio idrico, torneremo a valorizzare il salone delle spezie e delle erbe officinali e ospiteremo la presentazione della candidatura di Roma a Expo 2030".

In termini generali, l’ortofrutta rappresenta un quarto della produzione agricola nazionale con 1,2 milioni di ettari coltivati e 300.000 aziende coinvolte. Nel 2022 l’Italia ha prodotto circa 25 milioni di tonnellate di prodotti ortofrutticoli: il valore della produzione ammonta a circa 15 miliardi di euro mentre le esportazioni hanno superato i 10 miliardi. Il saldo della bilancia commerciale è di +2.762 milioni di euro. Se poi si considera tutta la filiera, comprese tecnologie, packaging e servizi, il valore complessivo del settore raddoppia. Sui consumi infine, nel 2022, l’acquisto pro-capite di ortofrutta è stato di 126 chili con una spesa di 313 euro. Gli acquisti al dettaglio hanno registrato una flessione del -2,7%.