"Il ‘niet’ del Pd alla riduzione delle bollette"

Il tema sollevato ieri nella rubrica ‘Noi cesenati’ è concreto. Che il Pd sia sideralmente lontano dal paese reale e soprattutto dai settori economici in sofferenza per il ‘caro bollette’ è più che evidente. E si è esplicitato proprio nella seduta del consiglio comunale di giovedì 13 ottobre dove è stato compatto il ‘niet’ della maggioranza a un ordine del giorno presentato dalla Lega e sottoscritto da M5s e Csn dove si sollecitavano attenzione e risposte concrete al problema del ‘caro bollette. Nell’oDG si chiedeva alla Giunta: in primo luogo, destinare tutti i dividendi milionari che il Comune introita da Hera all’abbattimento di quota parte delle bollette attraverso meccanismi rivolti a una fascia più allargata di utenti rispetto ai tradizionali beneficiari dei bonus sociali; in secondo luogo, individuare, tramite il Patto di sindacato e il CdA di Hera, strumenti utili a ridurre a monte i costi dell’energia. Dai banchi della maggioranza è arrivato un messaggio forte e chiaro: non se ne fa nulla. Sia perché, a loro dire, Hera sarebbe già una sorta di ente benefico che tutela le fasce più deboli, sia perché per la multiutility si prospetterebbero tempi difficili. Ipotesi stravagante di fronte ai numeri diffusi da Hera. Alla fine, dal Pd a corto di argomenti è partita una scomunica politica scontata: l’odg va bocciato perché ‘populista’ e ‘demagogico’.

Antonella Celletti, Fabrio Biguzzi (cons. comunali Lega)