GIACOMO MASCELLANI
Cronaca

"Il nostro Marco ci ha regalato gioie immense"

Il commosso ricordo di Tonina Pantani alla celebrazione del 25° della vittoria a Tour e Giro.

"Il nostro Marco ci ha regalato gioie immense"

"Il nostro Marco ci ha regalato gioie immense"

Un Museo della Marineria gremito è stato il ritrovo dove è stato ricordato il mitico Marco Pantani per il 25esimo anno della storica doppietta, quando nel 1998 vinse il Giro d’Italia e il Tour de France. Di fronte ad un sala convegni gremita, sono intervenuti mamma Tonina e papà Paolo Pantani, la nipote del campione Serena Boschetti, il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli, l’ex sindaco Damiano Zoffoli, Vittorio Savini e Marcello Salucci, responsabile dell’Università per gli adulti, che ha organizzato l’incontro. Su uno schermo gigante sono state trasmesse le immagini del Pantani Day del 13 agosto 1998, quando oltre 50mila tifosi invasero Cesenatico, un filmato della vittoria al Giro d’Italia, un filmato sul Tour de France, le foto del Pantani campione e nella vita privata; e le immagini dello Spazio Pantani, il museo multimediale dedicato al "Pirata". Mamma Tonina ha ricordato i primi assalti dei tifosi alla piadineria di viale Torino, le grandi vittorie, ma anche i periodi duri degli incidenti di metà anni ’90: "Il nostro Marco è stato un figlio eccezionale, che ci ha regalato gioie immense. Io non sapevo nulla di ciclismo, poi seguendolo, con i nipotini al seguito ho imparato parecchio. Purtroppo attorno ha avuto persone che si sono approfittate di lui e gli hanno fatto del male, sono loro i colpevoli, oltre ad un sistema che non tutela gli atleti anche di fronte a gravi incidenti; così come non sono esenti da colpe i vertici della Federazione ciclistica, che non sono stati nemmeno capaci di farmi una telefonata". Fra i nipotini citati da mamma Tonina c’era anche Serena Boschetti, che oggi coordina lo Spazio Pantani e da ragazzina è stata una valida ciclista e anch’essa ha ricordato lo zio campione.

Il sindaco Matteo Gozzoli ha ricordato il suo tifo per Pantani e quel giorno in cui aveva appena dieci anni e riuscì a farsi una foto con lui. Il primo cittadino ricorda il "Pirata" come uomo di valore: "E’ stato il più grande ed è stato fermato ingiustamente. Sappiamo tutti come è andata a finire, ma lui vive ancora nei nostri cuori e in quelli di tantissimi tifosi. Oggi se Cesenatico è conosciuta da tutti, lo si deve a Marco Pantani. La decisione degli organizzatori del Tour de France di organizzare la tappa Cesenatico-Bologna nell’edizione 2024 è merito suo e noi gli e la dedicheremo".

Anche l’ex sindaco Damiano Zoffoli ha un ricordo commosso del grande scalatore: "Marco era una persona buona e di cuore. Quando lo conobbi, gli parlai della Nuova Famiglia e lui subito ci aiutò per sostenere i ragazzi disabili, era un ragazzo dalle doti umane importanti. Come sportivo era il numero uno e non accetto che venga infangato, lui vinceva perchè era il migliore ed il più forte". Vittorio Savini, l’uomo che seguì Pantani sin da quando correva nelle categorie giovanili, mantiene vivi i ricordi di una vita: "Marco era unico e nessuno lo dimenticherà. Lo conobbi bambino e già staccava tutti in salita. Il Pantani Day del ’98 dopo la vittoria del Giro e del Tour è stato un giorno bellissimo. Il nostro campione era anche un grande uomo e quando nel ’99 venne fermato ingiustamente a Madonna di Campiglio alla fine di un Giro d’Italia che aveva ancora vinto, mi resi subito conto che volevano farlo fuori. Io stesso ricevetti personalmente delle telefonate da persone sconosciute, le quali mi dissero che Pantani non sarebbe mai arrivato a Milano".