"Il nostro social più potente è la musica"

Martedì sera Claudio Baglioni porta il tour ’Dodici note solo’ al teatro Bonci dove ripercorrerà il suo repertorio senza tempo

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di Raffaela Candoli

Claudio Baglioni sarà a Cesena martedì. Il teatro Bonci è infatti, una delle 71 date del tour che il noto cantautore ha intrapreso nei teatri lirici e di tradizione più prestigiosi del Paese. Si intitola "Dodici note solo" il concerto cui darà vita attraverso la sua voce e il pianoforte, anzi, i pianoforti, per un racconto spazio-temporale in musica e parole dal vivo, davanti al pubblico, finalmente non contingentato. "Rianimare le nostre vite con la musica, dopo il lungo, difficile e doloroso silenzio imposto dalla pandemia - ha dichiarato Baglioni - significa ritrovare noi stessi, il senso del nostro cammino e dello stare insieme". Dopo i tour dai grandi intervalli quali Assolo, InCanto e DieciDita, Baglioni torna a donare ai fan le emozioni delle sue interpretazioni scegliendo, non stadi, palatende o palazzetti dello sport, ma il pubblico più raccolto dei teatri classici italiani, a partire da quello dell’Opera di Roma prima data del tour (cominciato il 24 gennaio), passando davanti al quale, da ragazzino pensava "chissà se un giorno potrò esibirmi lì dentro". Perché "noi musicisti moderni – ha confidato l’artista – subiamo il fascino di questi luoghi fatti apposta per il teatro cantato, per la musica operistica, per l’opera e il melodramma, di quei ferri di cavallo, quei cortili che si affacciano sul palco come se quella fosse la scena del mondo".

Un sogno che si è avverato e che tocca dunque anche lo storico teatro cesenate, risalente al 1846, bell’esempio di teatro all’italiana, e proverbiale per l’ottima acustica. Una esibizione, quella che offre Baglioni, in un recital che lo vede da solo sul palco, dividersi in tre: sono infatti tre le tastiere dei piani digitali attraverso le quali rappresenterà il presente, il passato e il futuro. Dunque, si potranno riascoltare i brani più famosi della sua giovinezza e che hanno accompagnato quella di chi oggi, come lui, ha i capelli grigi; i brani più popolari del suo repertorio senza tempo, quelli cui l’artista dichiara di essere più affezionato quali "Fammi andar via", "Un po’ di più"; i più recenti tratti da Amori in corso e cinque titoli dall’ultimo album "In questa storia che è la mia".

Le platee che fin qui hanno applaudito Claudio Baglioni registrando il tutto esaurito in ogni tappa, hanno visto un artista generoso come suo solito e, anche emozionato: "c’è un po’ di tensione – ha ammesso -, un po’ di ansia, perché bisogna trovare di nuovo la concentrazione, la manualità". Il tour dunque, compensa i mesi di inattività dal vivo, e rappresenta una sorta di prova generale prima dei concerti estivi all’aperto che si chiameranno "Dodici note" e che anticipa il progetto con un imponente allestimento orchestrale con coro lirico "Dodici note tutti".

Insomma, tutto ruota intorno a dodici note, "l’alfabeto del più universale, profondo e poetico dei linguaggi – ritiene Baglioni - che costituiscono la chiave per comprendere noi stessi, gli altri e rendere il futuro una casa bella, luminosa, aperta e finalmente degna di essere abitata". Quindi, da solo o in compagnia, purché sia musica: "Aveva ragione - conclude Baglioni - quel filosofo che sosteneva che la vita, senza musica, sarebbe un errore. La ripartenza del nostro Paese, allora, significa anche rimediare a questo ‘errore’, ritrovarsi e ritrovarci, grazie all’energia del più potente social network della storia dell’umanità: la musica".