Camminando lungo il nuovo percorso che costeggia il fiume Savio, quasi non ci accorgiamo di essere ancora a Cesena, eppure siamo qui, in un sentiero ricco di capolavori naturali. Il terriccio soffice ci riporta alla mente ricordi campagnoli sepolti sotto un’infanzia apparentemente lontana , ma che mai come in questo momento ci potrà sembrare così viva e presente, quasi tangibile. L’odore frizzante del gelsomino ai lati del sentiero, è bilanciato da quello delicato dei primi boccioli, che si schiudono timidamente sui rami pazienti degli alberi. La quiete del paesaggio è accompagnata dal parlottare dell’acqua; segreti mormorii pronunciati tra lo scorrere del fiume e il sussurrio del vento. Morbide colline fanno da sfondo alla vegetazione, mentre la strada prosegue ora sinuosa, ora contorta.
Forse è proprio questo che ha reso interessante un percorso cittadino: dietro a ogni curva, ogni salita, si può nascondere una sorpresa inaspettata, cosa impossibile in un ripetitivo precorso rettilineo. Per cui, la prossima volta che un desiderio incontenibile di libertà si insinuerà nei nostri pensieri, non dovremo fare altro che immergerci in queste perle.
Marta Forti III B