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Il piano industriale di Hera: "Investimenti in crescita"

Presentato ieri ai sindaci dei comuni provinciali. Saliranno a 250 milioni fino al 2028 nei molteplici settori di attività. "Il dividendo aumenta del 7%" .

Il piano industriale 2024-2028 del Gruppo Hera è stato presentato dal presidente esecutivo Cristian Fabbri e dall’amministratore delegato Orazio Iacono ieri mattina in comune a Cesena a sindaci e amministratori dei trenta comuni serviti della provincia di Forlì-Cesena.

Decarbonizzazione, economia circolare, resilienza e innovazione sono la rotta in cui si instradano gli interventi. Oltre 250 milioni saranno investiti nel quinquennio 2024-2028 di cui oltre 134 destinati al ciclo idrico integrato, 70 alle reti gas, 28 al potenziamento del teleriscaldamento, oltre dieci all’area ambiente e sette alla produzione di energia elettrica. L’obiettivo del Gruppo, è stato rimarcato, è potenziare i servizi gestiti e affiancare le comunità servite nella transizione ecologica. Il Gruppo Hera prevede una ricaduta in termini di valore economico distribuito a fornitori, dipendenti, pubbliche amministrazioni per oltre 700 milioni.

Alla luce dei positivi risultati raggiunti nel 2024, il cda ha deciso di proporre all’assemblea dei soci del 30 aprile la distribuzione di un dividendo di 15 centesimi di euro per azione, in aumento del 7,1% rispetto all’ultimo pagato, che si stima raggiungerà i 17 centesimi nel 2028.

La creazione di nuovi modelli di business e l’introduzione di soluzioni all’avanguardia, hanno sottolineato presidente e ad, consentiranno alla multiutility di ottenere un vantaggio competitivo e di migliorare efficienza e qualità dei servizi e degli asset gestiti nei settori di riferimento.

Nella filiera energia, il Gruppo è oggi terzo operatore nazionale per numero di clienti: dai 3,8 milioni nel 2023 conta di raggiungerne 4,5 milioni nel 2028. Nella provincia di Forlì-Cesena Hera Comm è diventata il nuovo gestore del Servizio a tutele graduali per oltre 29 mila famiglie.

Sul fronte della generazione di energia elettrica fotovoltaica l’obiettivo è di installare oltre 300 mw entro il 2028, prediligendo soluzioni come gli impianti agrivoltaici e i numerosi progetti in via di realizzazione su discariche e impianti del Gruppo. A Cesena il Gruppo ha realizzato l’impianto agrivoltaico Horowatt (la nuova società costituita da Hera e Orogel) da 8 GWh annui, per ridurre costi ed emissioni di duemila tonnellate di CO2, progetto che mira a una sinergia tra produzione energetica e agricoltura, con pannelli sopraelevati e orientabili a beneficio delle colture.

Le reti del territorio di Forlì-Cesena al 2028 saranno interessate da un piano di investimenti per oltre 230 milioni di euro. Nel ciclo idrico integrato il Gruppo ha previsto 134 milioni di investimenti, di cui 73 destinati a rinnovi, adeguamenti e di reti e allacci dei servizi acquedotto e alla sostituzione massiva dei contatori con quelli di ultima generazione; 45 milioni saranno destinati alla gestione della rete fognaria e dei depuratori, mentre 13 milioni di euro per finanziare interventi di ripristino funzionale post-alluvione su reti e impianti. Sul fronte reti gas, gli oltre 70 milioni di investimenti previsti nel quinquennio sono finalizzati alla manutenzione delle condotte. Nel teleriscaldamento sono previsti investimenti per 14 milioni per l’interconnessione delle centrali teleriscaldamento di Forlì e Cesena ((Ippodromo e Bufalini).

Il Gruppo Hera, detiene il più importante parco impiantistico del Paese per il trattamento e recupero degli scarti e la loro trasformazione in nuova risorsa: nel 2028 la multiutility prevede di arrivare a un totale di 9,6 milioni tonnellate smaltite e commercializzate. Nella provincia di Forlì-Cesena, il Gruppo ha allocato nel quinquennio oltre venti milioni di investimenti per servizi di raccolta, spazzamento, smaltimento e recupero.

Il Gruppo ha raggiunto nel 2024 un tasso del 61% nel riciclo rispetto al target europeo del 60% al 2030, e nella percentuale della raccolta differenziata, dove la multiutility ha raggiunto il 74,3%. Nei 17 comuni del Distretto di Cesena (15 comuni del Cesenate più Santa Sofia e Premilcuore nel Forlivese), la messa a regime dei servizi di igiene urbana ha consentito di superare nel 2024 l’83% di raccolta differenziata, con Cesena al quarto posto a livello nazionale.

Andrea Alessandrini