Il ponte di Santo Stefano soffocato da tronchi e rami

Dopo la fiumana di maggio sono rimasti incastrati sotto la sede stradale. Il legname rappresenta un pericolo per lo scorrere del fiume Savio.

Il ponte di Santo Stefano  soffocato da tronchi e rami

Il ponte di Santo Stefano soffocato da tronchi e rami

Il ponte di Santo Stefano, sul fiume Savio, situato vicino all’inizio della strada che dall’intersezione con la SS71 porta con la rotabile di "Ca’ di Ravaglia", presenta dopo le fiumane di metà maggio scorso ancora diversi tronchi, rami e ramaglie incastrati. Si tratta di un ponte situato vicino al lago di Quarto, che può essere percorso anche da mezzi pesanti. Un ponte, che nel caso di grosse fiumane, a volte viene completamente chiuso al transito, con ordinanza comunale, come è stato disposto, per motivi precauzionali, anche per le piene del Savio del maggio scorso. Sarebbe pertanto opportuno, anzi necessario, provvedere prima possibile, a togliere da sotto quel ponte i tronchi, rami, arbusti, portati giù da monte verso valle dalle fiumane del Savio. E’ fin troppo evidente che il legname rimasto incastrato sotto i ponti, e avvinto molte volte anche ai piloni su cui poggia la carreggiata stradale, rappresenta un pericoloso intoppo allo scorrere normale delle acque di fiumi e torrenti, causando a volte l’esondazione delle stesse, con tutte le gravissime conseguenze prodotte dalla furia dell’acqua fluviale fuoriuscita dal letto dei corsi d’acqua. Soltanto per restare a fare riferimento al Savio, c’è da immaginare che vi siano anche altri ponti stradali, oltre a quello di Santo Stefano, e anche altri punti del letto del fiume dove giacciono di traverso anche grossi tronchi di alberi. Sarebbe pertanto necessario, qualora non sia già stato fatto, effettuare con urgenza da parte di chi di competenza, appositi sopralluoghi per tutto il fiume Savio (e altri corsi d’acqua), dal territorio di Verghereto dove nasce, fin dove sfocia nel ravennate, in Adriatico.

Gilberto Mosconi