Il ricordo di Tenco rivive al Petrella

Domani sera a Longiano lo spettacolo ’Ciao amore ciao’ dedicato al cantautore romantico e tormentato

Il ricordo di Tenco rivive al Petrella

Il ricordo di Tenco rivive al Petrella

di Raffaella Candoli

’Ciao amore ciao’, titolo dell’ultima canzone di Luigi Tenco, quella con cui si congedò dalla vita, diviene racconto della figura del cantautore romantico e tormentato portato in scena, domani alle 21 al Petrella di Longiano, dalla Compagnia ’Gli Asini Bardasci’. Sarà Filippo Paolasini, che dello spettacolo è anche regista, ad entrare nelle vesti di Tenco, mito della storia della musica italiana, per raccontare quella vita breve, difficile e travagliata; mentre Lucia Bianchi impersona tutte le donne dell’artista, dalla madre alla cantante Dalida, a lui sentimentalmente legata, passando per una giovane intervistatrice alla misteriosa Valeria con la quale l’artista intrattenne un fitto carteggio.

La band dei musicisti si innesta nella narrazione suonando dal vivo contribuendo a una coralità evocativa, per rappresentare i fatti accaduti. Fatti mai completamente chiariti sulla morte di Luigi Tenco, che il 27 gennaio 1967, durante il Festival della canzone italiana a Sanremo, veniva trovato cadavere, non ancora 29enne, in una stanza d’albergo. Suicidio per l’eliminazione dalla gara, o omicidio?

Lo spettacolo ha un taglio cinematografico e la narrazione coinvolge il pubblico, trasportandolo nelle emozioni e nelle atmosfere di quegli anni di contestazione, nei quali il Festival rappresentava un mondo avulso e ovattato. Ma per Tenco, ottuso e ingiusto.

"Quel che è certo - sottolinea Paolasini -, ciò che Tenco ha lasciato alla musica italiana è una immensa eredità artistica. Quando ho iniziato a fare teatro ho scoperto che il pubblico adora sentire raccontare le storie e quelle che ama di più sono i fatti legati al mistero; il pubblico adora i gialli. Persino l’ascoltatore più distratto, di fronte a canzoni come: ‘Mi sono innamorato di te, perché non avevo niente da fare...’ o ‘Vedrai, vedrai’, non può fare a meno di accorgersi del grande mistero che gira attorno questo cantautore".

La compagnia teatrale ’Asini Bardasci’ è stata fondata nel 2016, col nome che in marchigiano arcaico significa ragazzini. Nel 2018, con la prima produzione ’Fratellino e Fratellina’, ha ottenuto il riconoscimento nazionale con la menzione al Premio Scenario Infanzia.