Il senso della vita e l’attesa della morte, e in mezzo l’inutilità delle differenze sociali

Nel testo di Remo Binosi il desiderio di una nascit e l’inevitabilità della fine

Due donne mettono in scena il punto di vista di un uomo in un’opera intensa e con tematiche

strettamente legate all’attuale condizione femminile. Nello spettacolo il tema della maternità viene posto in primo piano, come le sofferenze ad essa legate, e trattato in modo contrastante: da una parte il desiderio di una nuova vita, dall’altra l’inevitabilità della morte. L’antitesi è evidenziata da una complementarietà predominante all’interno dello spettacolo, resa dai colori e dai costumi: quello della contessa Cornelia è rosso e allacciato sul davanti, mentre quello della serva Rosa è blu e

allacciato sulla schiena.

L’attesa, nella sua complessità, rivela le debolezze dell’aristocratica, unendola indissolubilmente a colei che inizialmente era soltanto una serva mossa dal desiderio di arricchirsi e pronta anche all’omicidio della creatura partorita nel totale isolamento.

Se oggi, la maternità per lo più ha una connotazione positiva legata a un atto d’amore profondo, riconosciuto nella nascita di una nuova vita, nello spettacolo è trattata in maniera controversa. Rosa e Cornelia sono imprigionate in una condizione che non vogliono, per differenti motivi, che porta una delle due a contemplare l’opzione dell’aborto.

Un tema estremamente attuale e sofferto, in una società in cui giovani ragazze, come la contessina dell’opera, che non si sentono pronte ad accudire una nuova vita e ad assumersi le responsabilità che ne derivano, ricorrono a questa pratica perdendo definitivamente la possibilità di dare amore ad un figlio.

Classi 4C e 4D

Liceo Linguistico I. Alpi