"Il turismo di vallata è un salto nel buio"

Le opposizioni di Mercato Saraceno e Bagno di Romagna contro la convenzione con cui i Comuni assegnano la delega all’Unione, approvata nei consigli

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Bagno di Romagna è la capitale del turismo nella valle del Savio. Da tre anni con il progetto ‘Quale futuro per la montagna’, è emersa la possibilità di promuovere la vallata in maniera condivisa. Il progetto ha preso vita ed è stata siglata una convenzione basata su studi di fattibilità, che trasferisce la funzione turismo dai singoli comuni della vallata all’Unione dei Comuni valle Savio per una gestione unitaria.

Per approvare il conferimento, si sono riuniti in sessione straordinaria tutti i consigli comunali eccetto Verghereto, che ha deciso di prendersi del tempo e formulare una decisione entro il 30 giugno. Nei consigli comunali l’approvazione è passata, ma non senza dubbi e polemiche. È il caso dell’assemblea consiliare di Mercato Saraceno e di Bagno di Romagna. Quest‘ultima si è svolta giovedì sera via Skype e il voto favorevole è stato solo quello del gruppo di maggioranza, mentre hanno votato contro il gruppo di centrosinistra ‘Insieme per il futuro’ rappresentato in sede da Enzo Montalti e il centrodestra di ‘Un bene in Comune’, con a capo Alice Buonguerrieri. "Non è il trasferimento della funzione a non piacerci – spiega Montalti - ma la modalità con cui è stata fatta la convenzione e la mancanza di certezze. Gli studi fatti non sono in grado di prevedere un aumento delle presenze nei prossimi anni. Non ci sono le prove che il progetto funzioni e una volta approvato siamo vincolati per cinque anni, come prevede una legge nazionale, o per tre, come dice il sindaco Marco Baccini. Sarebbe stato bene, inoltre, coinvolgere tutte le parti fin dall’inizio piuttosto che presentarci un pacchetto da approvare a scatola chiusa". Stessa reazione da parte del centrodestra, da dove Alice Buonguerrieri rimarca la sua opposizione all’Unione già dal 2014. "Il nostro gruppo è a favore di una politica di sviluppo del turismo oltre i confini comunali, non contrastiamo quindi l’obiettivo, ma in questo caso si è deciso di spogliarsi di una funzione vitale per Bagno, che investe risorse economiche superiori agli altri nel settore".

Secondo la consigliera gli studi di fattibilità realizzati prima del Covid-19 non sono nemmeno più attuali. Il sindaco Baccini e l’assessore Francesco Ricci sono invece entuasiasti: "Vorremmo estendere il modello di gestione anche ai comuni marittimi piùvicini a Cesena quando saremo strutturati e ben avviati". Contrario Nicholas Pellegrini, consigliere di Fratelli d’Italia di Mercato: "Ennesimo conferimento di una funzione strategica all’Unione che ha fallito gli obiettivi che si era proposta Il turismo va sviluppato attraverso progetti di vallata, ma il potere decisionale deve essere mantenuto in capo ai comuni stessi".