Il vescovo Romen Boiragi in visita a Savignano

Il presidente della Caritas del Bangladesh è legato al territorio "Tanti qui hanno adottato i nostri bimbi a distanza, abbiamo bisogno di aiuto".

Il vescovo Romen Boiragi in visita a Savignano

Don Halder,. Boiragi e don Pier Giorgio

Ha fatto tappa a Savignano sul Rubicone monsignore Janes Romen Boiragi, vescovo dal 2012 di Kulna e presidente della Caritas del Bangladesh. Con lui è arrivato Taposh Halder parroco della parrocchia di Bhabarpara nella zona ovest vicino a Calcutta in India. E’ la decima volta che monsignore Boiragi e don Taposh arrivano a Savignano sul Rubicone. Come mai ha scelto Savignano fra le tappe italiane della sua missione? "Oltre vent’anni fa conobbi Stella Lodovichetti che purtroppo è salita in cielo quattro anni fa. Venne in Bangladesh perchè era amica di mia nipote Moni, che poi ha sposato un savignanese e adesso abita qui. Oggi penso alla nostra amata Stella con profonda gratitudine. Era una persona speciale che ha sempre avuto un cuore buono e amore per le persone. Quando venne in Bangladesh rimase particolarmente colpita nel vedere la nostra situazione e cominciò ad aiutarci".

E’ vero che molti savignanesi hanno adottato bambini a distanza del Bangladesh? "Sì. Fino a oggi sono 43 le adozioni fatte a distanza dagli abitanti di Savignano sul Rubicone. Altre 15 adozioni sono arrivate dalla signora Agnese Ravagli che sposò un savignanese e che oggi vive nel Trentino nei suoi luoghi di origine". Di cosa avete maggiore bisogno oggi? "Il Bangladesh è il paese dei poveri che hanno bisogno di tante cose come lavoro, cibo, medicinali, case per abitare, educazione scolastica". La situazione politica? "Sta migliorando. Questo governo sta cercando di sviluppare il nostro territorio e soprattutto di migliorare la situazione economica e sociale, soprattutto dopo la caduta del vecchio governo". Purtroppo è arrivata anche l’alluvione. "Si è trattato di un vero e proprio ciclone che ha distrutto case e tutto quello che ha trovato nel suo passaggio. C’è gente che non ha più nulla e ha bisogno di tutto". Cosa si può fare come aiutarli? "Adesso c’è soprattutto bisogno di cibo, medicinali, acqua e ricostruire le case distrutte. Poi ricostituire la rete commerciale, anche quella piccola, per ricominciare a vendere i nostri prodotti. Dopo l’alluvione i prezzi sono saliti alle stelle e la gente non ha soldi per comprarsi il mangiare". Dove si possono inviare gli aiuti? "Alla Caritas, alla chiesa, al governo. Continuiamo le adozioni a distanza anche nel nome della compianta savignanese Stella Lodovichetti. Chi vuole può inviare aiuti a The Khulna Catholic Diocese A/C no. 280412340 Commercial Bank of Ceylon PLC Swift Code CCEYBDDHXXX Gulshan, Dhaka, Bangladesh (Aiuto della chiesa), oppure alla Associazione di Savignano sul Rubicone ’Progetto Condivisione onlus’ presso RomagnaBanca con causale ’Adozioni Bangladesh’ o ’Aiuto diocesi Khulna’. Oppure portare aiuti in via De Lubelza 3 a Savignano sul Rubicone, famiglia Lodovichetti".

Ermanno Pasolini