L’ex consigliere comunale Luigi Di Placido, che lavora nel settore dei pubblici esercizi e dell’intrattenimento, ha staccato per sette giorni come non aveva mai fatto prima: per fare una fetta del cammino di Santiago di Compostela.
Quando si è svolto il percorso?
"Sono partito domenica 6 e il cammino è durato fino al 13 ottobre e rientro il giorno dopo. Centoventi chilomentri in una settimana dormendo negli ostelli e nelle strutture di accoglienza".
Che cosa l’ha mossa a partire zaino in spalle per questa esperienza?
"Sono un camminatore da anni, ma non mi ero mai avventurato in imprese simili. L’ho fatto principalmente per Antonio di 28 anni, che ha fatto del viaggio qualcosa di più di una semplice passione: una ragione di vita. Lui si era messo in cammino prima da Cesena verso Santiago da dove abbiamo proseguito fino all’oceano alle tappe di Finisterre e Muxia".
Camminare con il figlio, un privilegio.
"Un’esperienza unica che mi porterò dietro per tutta la vita, poter scambiare confidenze con mio figlio e fare chiacchiere intime a cui in condizioni normali è difficile lasciarsi andare. Camminare aiuta, ancora più con quegli scenari. Ho cercato di mettermi nei suoi piedi, prima ancora che nei suoi panni per gustarmi il viaggio lento, come se il tempo passo dopo passo si fermasse".
Come si è preparato?
"Volevo essere all’altezza delle mie aspettative e di quelle di mio figlio e quindi sono uscito tre volte alla settimana alle 4.30 del mattino, curando l’alimentazione per perdere qualche chilo".
Si sente cambiato?
"Faccio un mestiere in cui mi trovo a stare in mezzo alla gente e a organizzare eventi, ora quella pace e quel cammino mi hanno ritemprato e forticato. Il cammino di Santiago è stato un percorso interiore al di là della sfera religiosa, in cui ci si ritrova".
Cammino intessuto di incontri?
"Gli ’ola’ e i ’buen camino’ erano la sinfonia giornaliera ed è stato bellissimo sentirsi tutti uguali, al di là delle nazionalità e delle barriere sociali, tutti uguali: ragazzi e persone di tutte le età sotto la pioggia battente che ci ha sferzato per sette giorni e con le vesciche che venivano a tutti. Ho respirato il senso di comunità e c’è stato un aiuto reciproco commovente".
Come sta tornando alla vita di tutti i giorni?
"Adagio, pensando a mio figlio che riparte per l’Australia, un nuovo viaggio questa volta con finalità di lavoro e alla fortuna unica che ho avuto di poter camminareaccanto a lui".