Immunodepresso in classe, sospeso a Cesenatico un bimbo non vaccinato

Il caso in un asilo. Gozzoli: "Scelta estrema, dopo il muro della famiglia"

Immunodepresso in classe, sospeso un bimbo non vaccinato (foto repertorio Businesspress)

Immunodepresso in classe, sospeso un bimbo non vaccinato (foto repertorio Businesspress)

Cesenatico (Forlì-Cesena), 16 giugno 2019 - Un bambino non vaccinato che frequenta una scuola materna convenzionata è sospeso e non potrà rientrare in classe sino a quando non sarà sottoposto a vaccinazioni. Lo ha comunicato ieri il sindaco Matteo Gozzoli, che con un’apposita ordinanza ha sospeso dalle scuole di Cesenatico chi non è in regola con le profilassi. Un passo adottato anche alla luce anche del fatto che nello stesso plesso scolastico d c’è un bambino immunodepresso, che correrebbe gravi rischi qualora venisse a contatto con un agente patogeno.

Il Comune adotta così delle misure precise nei confronti delle famiglie che non hanno ottemperato all’obbligo di vaccinazione e continuano a far frequentare ai loro figli le strutture scolastiche anche dopo la scadenza dei termini per adempiere all’obbligo vaccinale. Partiranno anche le multe: una sanzione che va da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro per ogni giorno di frequenza in violazione.

L’ordinanza, valida fino al 31 luglio 2019, riguarda tutti i nidi comunali e privati, tutte le scuole materne comunali, statali e paritarie di Cesenatico. Gozzoli per primo è molto amareggiato: “Non volevamo arrivare a questo punto – spiega –: in questi mesi abbiamo verificato con le scuole le situazioni di inadempienza e abbiamo cercato il dialogo con le famiglie per evitare l’avvio di procedure sanzionatorie. Purtroppo solamente alcuni giorni fa è emersa la situazione di una scuola materna paritaria di Cesenatico in cui un bimbo non vaccinato veniva portato a scuola, in presenza di un altro bimbo impossibilitato alla vaccinazione e quindi ancora più esposto a potenziali pericoli. Anche in questo caso, prima di adottare il provvedimento insieme al dirigente del servizio scolastico comunale, abbiamo tentato di dialogare con la famiglia senza esito, di qui la scelta di predisporre l’ordinanza e di segnalare ai carabinieri la violazione”.

Si tratta di un atto dovuto nel rispetto nella norma nazionale ma, chiude il sindaco, “c’è l’amarezza per aver fallito un percorso di dialogo con le scuole paritarie e con una parte di famiglie”. Il comune ha poi trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica di Forlì e all’Unione Rubicone e Mare per le notifiche, essendo la famiglia del piccolo non vaccinato residente in un comune confinante.