L’alluvione ha provocato danni non solo direttamente alle imprese. Confcommercio di Cesena e Forlì hanno infatti sollevato il caso delle aziende del territorio provinciale che hanno subìto danni a causa dell’isolamento determinato dalle frane. Hanno per questo sollecitato la Camera di Commercio Romagna di includere anch’esse nel bando camerale che ha destinato risorse alle imprese danneggiate dall’alluvione, visto che l’isolamento che hanno subito ha impedito loro di lavorare con conseguenti forti perdite economiche.
"Questa esigenza - mettono in luce il presidente di Confcommercio Cesena Augusto Patrignani e quello di Forlì Roberto Vignatelli - era emersa da parte di tutte le organizzazioni di categoria in maniera esplicita nell’ambito del confronto con l’ente camerale, anche perché si tratta di piccole imprese in grave disagio economico nei comuni collinari e montani falcidiati dalle frane. Come Confcommercio abbiamo inviato una lettera all’ente camerale con formale richiesta di includere questa tipologia di imprese tra i destinati dei proventi del bando, ma il presidente dell’ente ci ha risposto che soluzioni che possano considerare anche i danni indiretti e mitigare il lucro cessante, fattori di non facile quantificazione, non sono l’oggetto del bando e in ogni caso avrebbero richiesto l’esibizione di più gravose evidenze documentali, con l’inevitabile allungamento delle attività istruttorie".
"Confcommercio di Cesena e Forlì - rimarcano i presidenti Patrignani e Vignatelli - non entrano nel merito burocratico della questione, ma ribadiscono che non avere incluso quelle imprese così fondamentali per l’economia e la coesione sociale del territorio montano rappresenta una mancanza non di poco conto considerando che l’enorme quantità di frane nei territori collinari e montani cesenati e forlivesi ha ulteriormente aggravato il gap del tessuto produttivo montano rispetto a quello della pianura già gravato da servizi meno adeguati e attrezzati".
"Il timore di Confcommercio di Cesena e Forlì - prosegue i presidenti Patrignani e Vignatelli - è che se non verranno adeguatamente sostenute si possa assistere ad un ulteriore spopolamento imprenditoriale dei territori montani. Proprio in questo momento così delicato il sistema territoriale deve dimostrare nei fatti la vicinanza alla montagna, a chi vi abita e anche a chi lavora, più volte dichiarata".