In tournée a piedi tra boschi e borghi

L’attrice Daniela D’Aragona racconta il singolare progetto ‘Scavalcamontagne’ della compagnia teatrale ‘Eternauti’.

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di Raffaella Candoli

Daniela d’Aragona, attrice cesenate di natali campani, è protagonista in questi giorni, insieme alla compagnia teatrale "Eternauti" di cui fa parte, di un insolito ed entusiasmante progetto intitolato "Scavalcamontagne", ovvero una tournée a piedi in cammino tra boschi e paesi della Val Bormida dal Piemonte alla Liguria: oltre 150 chilometri e 9 repliche dello spettacolo in altrettante piazze "Un Elisir d’Amore", florilegio di arie d’opera, classici del teatro di prosa, canzoni di musica leggera, sketch comici per uno spettacolo unico e poetico, ispirato all’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti. E, il successo decretato dal pubblico, insieme al piacere della condivisione di ogni istante di fatica, ma anche di gratificazione, a suggello di un’amicizia sempre più profonda tra artisti, ha fatto nascere in loro il desiderio già componenti della Compagnia italiana di operette, di esportare il format anche in altri suggestivi luoghi d’Italia. "Ci sono tante idee - dicono gli Eternauti-; essendo noi tutti originari di regioni differenti, dal Piemonte alla Campania, dalla Lombardia passando per l’Emilia Romagna ed il Lazio fino alla Puglia abbiamo contatti con le nostre zone di origine e valuteremo ogni proposta ed invito".

Daniela d’Aragona, come nasce questa inedita tournée?

"È un’idea elaborata dalle menti creative di Irene Geninatti Chiolero e Danilo Ramon Giannini, nata nei mesi difficili del lockdown, e cominciata il 28 luglio, grazie alla collaborazione del Festival Identità e Territorio, e altre realtà che hanno creduto nel progetto e coinvolto quindi le amministrazioni comunali di nove paesi. Il Covid ci ha tolto i teatri, ma possiamo dire di esserci ripresi le piazze".

Perchè "Scavalcamontagne"? "Ci siamo ispirati alle antiche compagnie di giro in cui gli attori si definivano tra loro appunto ‘Scavalcamontagne’ per il continuo spostarsi tra un piccolo teatro e una piazza percorrendo chilometri a piedi".

Chi sono gli altri componenti? "La soprano Irene Geninatti Chiolero, l’attore cantante Danilo Ramon Giannini, l’attore Claudio Pinto Kovacevic e il tenore Vincenzo Tremante, ed io, che recito e canto. Siamo seguiti da Elia Origoni, un tecnico che oltre ad occuparsi dello spettacolo ha delineato il percorso e che essendo anche accompagnatore di media montagna l’anno prossimo affronterà il Sentiero Italia, più di 6mila chilometri in solitaria. Ma noi Scavalcamontagne lo raggiungeremo nel mese di arile per incrociare nuovamente i nostri percorsi e i nostri sentieri".

Il progetto non è solo spettacolo e natura.

"Infatti, è anche racconto del territorio. A margine delle serate, sfruttando i canali social, realizziamo video e foto per dar vita a speciali rubriche sull’arte, l’enogastronomia e gli incontri fatti lungo la strada, come quello davvero gratificante con il Circo Zoé nel cuneese, che ci ha accolto sotto il suo tendone".

Il percorso vi porterà in Romagna?

"L’auspicio è di poter immortalare al più presto, scorci di colline e paesaggi romagnoli, di raccontare l’arte di Fellini, e di assaporare piadine e cappelletti. Ci sono tutti i presupposti per la realizzazione del cammino artistico anche qui, in questa terra che mi ospita da tanti anni".