Incendio Cesena Caterina Lucchi, ritorno al lavoro dopo il rogo

Dipendenti richiamati al lavoro nell’azienda devastata dall’incendio. L’obiettivo è ripartire subito

I vigili del fuoco allo stabilimento Campomaggi e Lucchi (foto Ravaglia)

I vigili del fuoco allo stabilimento Campomaggi e Lucchi (foto Ravaglia)

Cesena, 16 gennaio 2020 - Era prevista la cassa integrazione per i dipendenti dell’azienda Campomaggi&Caterina Lucchi. La comunicazione ‘pec’ con la richiesta era stata inviata dalla ditta di San Carlo sia ai sindacati che all’Inps, per garantire ai dipendenti una prestazione economica nonostante l’assenza temporanea di lavoro per motivi straordinari, ma martedì ai lavoratori è arrivata l’improvvisa chiamata da parte dei titolari per far tornare tutti sul posto di lavoro, come se nulla fosse successo.

Aggiornamento Un pasto caldo per i dipendenti

false Così ieri mattina tra le file di auto ferme a guardare l’odore di bruciato (foto) è ripresa l’attività nella famosa ditta di borse tra Borello e San Carlo, andata distrutta per un terzo da un importante incendio che si è propagato lunedì sera attorno alle 19,30 probabilmente a causa di un cortocircuito avvenuto nella parte più vecchia dello stabilimento. Fortunatamente a quell’ora tutti avevano lasciato l’edificio quindi l’incendio non ha provocato feriti. Nonostante le lingue di fuoco siano state molto difficili da domare per una notte intera (sono intervenuti 11 mezzi dei vigili del fuoco per un totale di 23 uomini provenienti dai compartimenti di Cesena, Forlì, Rimini, Bagno di Romagna e Cesenatico), con vari focolai che non accennavano a spegnersi per tutta la giornata di martedì, richiedendo interventi anche ieri, dopo nemmeno 24 ore dal rogo i dipendenti sono stati avvisati che il giorno dopo la ditta avrebbe riaperto i battenti. Ad avere la peggio ricordiamo che è stato il magazzino del pellame, ossia l’area stoccaggio delle materie prime. Un processo fondamentale per la produzione, che però non si è fermata, come rivela Elena Fiero, sindacalista di Femca-Cisl Romagna: "Al momento l’azienda ha provato a ripartire dato che gli uffici, le relative attrezzature e le aree dedicate alla produzione non sono state intaccate dal rogo. La novità ci è stata comunicata da Confindustria questa mattina (ieri, ndr). Nel frattempo – prosegue Fiero - era già stata avviata la procedura per la cassa integrazione guadagni ipotizzata inizialmente fino al 31 gennaio alla quale avrebbe fatto seguito un’assemblea informativa con i dipendenti. A questo punto la procedura potrebbe saltare se il lavoro in azienda non subirà dei fermi". Il futuro dei lavoratori dipenderà quindi dagli andamenti di questi giorni in cui si è tentata la ripresa.

false «La procedura per l’avvio della cassa integrazione era già partita e avevamo chiesto di fare un incontro con i proprietari, ma poche ore fa Confindustria ci ha bloccato – conclude la sindacalista – dicendoci che per ora non sembra essercene bisogno. Vedremo il da farsi nelle prossime settimane". Il ritorno al lavoro è avvenuto ieri un clima di comprensibile sgomento per il disastro ancora sotto gli occhi di tutti, ma il segnale della ripresa dell’attività rappresenta ovviamente anche un’iniezione di fiducia per tutti i dipendenti. Il titolare Marco Campomaggi intanto ha ringraziato via Facebook tutti i clienti che hanno espresso vicinanza all’azienda: "E’ importante per noi ringraziarvi di cuore e dirvi che manterremo la stessa determinazione e passione che abbiamo sempre impiegato nel nostro lavoro". Ed ha garantito la normale attività di vendita online e negli store di riferimento.